Balarāma: differenze tra le versioni

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Nel ''[[ Viṣṇu Purāṇa]]'' (V, 1, 59-63) viene spiegato che Viṣṇu, la Persona suprema, il [[Bhagavat]], si strappò due peli dal corpo, uno nero e uno bianco: da questi due peli nacquero Kṛṣṇa e Balarāma.
 
Nel ''Viṣṇu-parvan'' dello ''[[Harivaṃśa]]'', ambientato a Mathurā città situata lungo le rive del fiume Yamunā, viene narrata la nascita del dio Kṛṣṇa, ''pūrṇāvatāra''<ref>''Pūrṇāvatāra'' intende un ''[[ avatāra ]]'' "completo", una completa incarnazione, manifestazione, del [[Bhagavat]].</ref> di Viṣṇu, e del divino fratello di Balarāma, anch'esso '' avatāra '' del dio. Lo scopo di questa nascite è quello distruggere il demone Kaṃsa, l'usurpatore del trono dei ''[[ vṛṣni]]''. I genitori dei fratelli Kṛṣṇa e Balarāma sono Vasudeva e Devakī.
 
Ma Kaṃsa è a conoscenza della profezia del veggente Nārada che ha previsto la sua morte per mano di uno dei figli di Devakī. Questa la ragione per cui Kaṃsa ordina l'assassinio di ogni figlio di Devakī. Ma il settimo, Balarāma, viene miracolosamente trasferito nel grembo della seconda moglie di Vasudeva, Rohiṇī; mentre l'ottavo, Kṛṣṇa, viene scambiato con il figlio di una coppia di pastori, Nanda e Yaśodā, del villaggio di Gokula, questo situato sulla sponda opposta del fiume Yamunā. Kṛṣṇa ucciderà, poi, e con l'aiuto del fratello Balarāma, il demone Kaṃsa.