Mantello terrestre: differenze tra le versioni
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In [[geologia]] e in [[geofisica]] il '''mantello terrestre''' è uno degli involucri concentrici che costituiscono la [[Terra]]. Si tratta di un inviluppo solido, a [[viscosità]] molto elevata, compreso tra la [[crosta terrestre]] e il [[nucleo terrestre]], avente uno spessore di circa 2970 [[Chilometro|km]].
Rappresenta
La [[pressione]] al contatto mantello/nucleo esterno è stimata pari a un milione e mezzo di [[Atmosfera (unità di misura)|atmosfere]] {{M|(140|G|Pa}}).
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|contenuto=
Il nome deriva dalla classificazione del matematico Keith Bullen per gli strati della [[geosfera]], che definiva a partire dalla superficie terrestre ogni strato in ordine alfabetico crescente, dalla lettera A alla G, con la crosta come 'A' e il nucleo interno come 'G'.
Nella sua pubblicazione del 1942, l'intero mantello inferiore era definito livello D; scoprendo nel 1950 che il mantello inferiore poteva essere distinto in due strati rinominò la parte superiore di circa 1.800 km di spessore,
}}
Per '''strato
{{Cita libro |titolo=Mantle Dynamics and the D" Layer: Impacts of the Post Perovskite Phase |autore=WR Peltier |url=http://www.atmosp.physics.utoronto.ca/~peltier/pubs_books/W.R.%20Peltier,%20Mantle%20Dynamics%20and%20the%20D%20doubleprime%20Layer.Implications%20of%20the%20Post-perovskite%20Phase,%20AGU%20Geodynamics%20Series%20Monograph,%20AGU%20Books,%20pages%20217-227,%202007.pdf |anno=2007 |pp=217–227}}</ref><ref>{{cita libro|url=http://www.agu.org/cgi-bin/agubooks?book=SEGM1744399|titolo=Post-Perovskite: The Last Mantle Phase Transition|volume=174|capitolo=Mantle dynamics and the D-doubleprime layer implications of the post-perovskite phase|editore=American Geophysical Union|ISBN=978-0-87590-439-9|opera=AGU Geophysical Monographs|curatore=Kei Hirose, John Brodholt, Thome Lay, David Yuen|lingua=en}}
</ref>
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Di per sé pare sia uno strato instabile, infatti non è omogeneo, e ci sono zone dove addirittura manca. Al suo interno le velocità delle [[onde sismiche]] subiscono variazioni notevoli: sono superiori alla media nella verticale della [[subduzione]] della [[placca pacifica]], mentre a livello del Pacifico centrale e sotto l'Africa sono inferiori. Questo poiché l'[[elasticità (meccanica)|elasticità]] delle rocce ivi presenti aumenta con la [[pressione]], ma diminuisce con l'aumentare della [[temperatura]]. L'aumento della pressione e della temperatura che si ha con l'aumento della profondità fa aumentare l'elasticità delle rocce. Tuttavia il gradiente di temperatura in questo strato è più alto che nel mantello convettivo, il che comporta un aumento della velocità delle onde sismiche.
Nello strato
Inoltre placche [[litosfera|litosferiche]] fredde subducenti terminerebbero la discesa nello strato
Complessità composizionali sono attese in questa zona. Una nuova fase mineralogica della [[perovskite]], la '''post-perovskite''', è stata prevista e trovata in laboratorio a pressioni corrispondenti allo Strato
=== Composizione ===
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*{{Cita web|http://www.aip.org/pnu/2004/split/679-1.html|Mineral phase change at the boundary|lingua=en}}
*{{Cita web|http://seismo.berkeley.edu/annual_report/ar01_02/node37.html|Superplumes at the boundary|lingua=en}}
*{{Cita web|http://geology.about.com/library/weekly/aa021300a.htm|About.com article on the name of
{{Terra interna}}
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