Jacopo Barozzi da Vignola: differenze tra le versioni

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Fu uno degli esponenti più importanti del [[Manierismo]], in un'epoca di importanti cambiamenti di cui fu protagonista e artefice. Il suo primato nella cultura architettonica è dovuto sia alla realizzazione di edifici di grande eleganza, sia all’operaall'opera di trattatista soprattutto per aver definito con estrema chiarezza il concetto di [[Ordine architettonico]] nella sua celebre ''Regola delli Cinque Ordini d'Architettura'', uno dei trattati architettonici più influente e diffuso di tutti i tempi.
 
==Biografia==
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Fu in seguito (dal 23 aprile 1541 a circa il 23 dicembre 1543), in [[Francia]] come assistente del Primaticcio nel cantiere della reggia di [[Fontainebleau]], dove dipinse prospettive e curò il getto delle copie in bronzo dei calchi presi a Roma. In Francia ebbe modo di incontrare Sebastiano Serlio. Dopo essere ritornato a [[Bologna]] nel 1543, collaborò al cantiere della Fabbrica di [[Basilica di San Petronio|San Petronio]], eseguendo anche progetti per la facciata, che non ebbero seguito, e lavorò ad opere di ingegneria idraulica.
 
Nel [[1550]] si trasferì definitivamente a [[Roma]]. Divenne l'architetto dei [[Farnese]] e lavorò prevalentemente per essi per oltre vent’annivent'anni, raggiungendo un grande successo professionale. Assunse anche l'incarico, dopo la morte di [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]] nel [[1564]], di architetto capo della [[basilica di San Pietro in Vaticano]].
 
Per [[papa Giulio III]] lavorò a [[Villa Giulia]] (dal [[1550]]), rielaborando precedenti progetti. Contemporaneamente, tra il 1551 e il 1553, costruì il tempietto a pianta quadrata con cupola ovale di [[Chiesa di Sant'Andrea del Vignola|Sant’AndreaSant'Andrea]].
 
Nel [[1562]] il Vignola pubblica il [[Trattato (opera)|trattato]] intitolato ''Regola delli cinque ordini d'architettura'' (on line [http://architectura.cesr.univ-tours.fr/Traite/Notice/ENSBA_LES64.asp?param], composto molto tempo prima, che ebbe larghissima diffusione in tutta l'[[Europa]] fino all'[[XIX secolo|Ottocento]]. Si ritiene che l'origine di questo trattato sia da ricercare negli studi e nei disegni, ora perduti, che egli eseguì a Roma per l'[[Accademia vitruviana|Accademia vitruviana della Virtù]]<ref name="MDDavis">Margaret Daly Davis, "Jacopo Vignola, Alessandro Manzuoli und die Villa Isolani in Minerbio: zu den frühen Antikenstudien von Vignola", in ''Mitteilungen des [[Kunsthistorisches Institut in Florenz|Kunsthistorischen Institutes in Florenz]]'', 36. Bd., H. 3, 1992, pagg. 287-328.</ref>. [[File:Jacopo Barozzi da Vignola.jpg|thumb|Francobollo commemorativo]]