Szlachta: differenze tra le versioni
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Nel [[1422]], [[Ladislao II di Polonia|Ladislao II]], con il [[privilegio di Czerwińsk]] (''przywilej czerwiński''), stabilì l'inviolabilità delle proprietà dei nobili (le loro tenute non potevano essere confiscate se non per un verdetto di corte), e cedette alcune giurisdizioni sulla [[politica fiscale]] al [[Concilio Reale]] (dopo, al [[Senato]]), incluso il diritto di [[coniatura delle monete]].
Nel [[1430]], con il [[privilegio di Jedlnia]], confermato a [[Cracovia]] nel [[1433]], (''przywileje jedlneńsko-krakowskie''), re [[Ladislao II Jagellone]], concesse alla nobiltà una garanzia contro
Nel [[1454]], re [[Casimiro IV di Polonia|Casimiro IV Jagellone]], garantì gli [[Statuti di Nieszawa]] (''statuty cerkwicko-nieszawskie''), mettendo in chiaro le basi legali dei [[Sejmik|sejmiki]] dei [[Voivodato|voivodati]] (parlamenti locali). Il re poteva promulgare nuove leggi, riscuotere tasse, o richiamare una leva di massa solo con il consenso dei ''sejmiki'', e la nobiltà era protetta da abusi giudiziari. Gli Statuti di Nieszawa acquietarono anche il potere dei [[magnati]], in quanto i membri della [[Camera dei deputati (Polonia)|Camera dei deputati della Polonia]] ottennero il diritto di eleggere molti ufficiali, inclusi [[Giudice|giudici]], [[Voivoda|voivodi]] e [[Castellano (storia)|castellani]].
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Nel [[1496]], re [[Giovanni I Alberto di Polonia]] garantì il [[privilegio di Piotrków]] (''przywilej piotrkowski''), accrescendo il potere [[feudale]] dei nobili sui [[servi della gleba]]. Legava i contadini alla terra, in quanto un solo figlio (non il primogenito), poteva lasciare il suo villaggio; al popolo (''mieszczaństwo'') era proibito possedere terreni; e posizioni di rilievo nella [[gerarchia ecclesiastica]] potevano essere date solo ai nobili.
Nel [[1501]], a [[Mielnik]], venne fondata la tradizione
Nel [[1505]], re [[Alessandro Jagellone]] garantì
Nel [[1520]], l'[[Atto di Bydgoszcz]] garantì alla Camera dei deputati della Polonia il diritto di convocarsi ogni quattro anni, con o senza il permesso del re.
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== La cultura della ''szlachta'' ==
La nobiltà polacca era molto differente dalla nobiltà delle altre nazioni. La più importante differenza era che, mentre in molte nazioni europee la nobiltà perdeva potere mentre il regnante aspirava alla [[monarchia assoluta]], in Polonia avveniva il processo inverso: la nobiltà acquistava potere a spese del [[re]], e il [[sistema politico]] si evolveva verso una parziale [[democrazia]] (e, col tempo,
[[File:Nobildonne polacche.JPG|left|thumb|upright=1.4|''Nobildonne polacche'', inizio Settecento]]
La nobiltà polacca era inoltre molto più numerosa di quella della maggior parte delle altre nazioni europee; formavano il 10% della popolazione, e in certe regioni (ad esempio in [[Masovia]], la zona attorno a [[Varsavia]]) quasi il 30%. Per contro, la nobiltà nelle altre nazioni [[Europa|europee]], eccetto la [[Spagna]], si aggirava
Tutti i bambini della nobiltà polacca ereditavano il loro stato di nobile dalla madre e dal padre. Ogni individuo poteva diventare nobile attraverso la nobilitazione (''[[nobilitacja]]'') per speciali servizi allo Stato. Un nobile straniero poteva essere riconosciuto nobile polacco (''indygenat'') dal re polacco (più tardi, dal [[1641]], solo da un [[sejm generale]]).
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[[File:Jan Zamoyski.jpg|left|thumb|''Ritratto del Gran Hetman [[Jan Zamoyski]]'', in ''[[kontusz]]'' cremisi e ''[[zupan (abbigliamento)|zupan]]'' di seta blu]]
{{Vedi anche|Sarmatismo}}
La prevalente mentalità e [[ideologia]] della szlachta, si manifestò nel “[[Sarmatismo]]”, un nome derivato dai supposti antenati della szlachta, i Sarmati. Questa ideologia divenne parte importante della cultura szlachta, e si inserì in tutti i suoi aspetti. Reso popolare da alcuni poeti, il Sarmatismo esaltava lo stile tradizionale della vita dei villaggi, la pace e il pacifismo; esso si manifestava anche attraverso un abbigliamento di stile orientale (''[[zupan (abbigliamento)|zupan]]'', ''[[kontusz]]'', ''[[sukmana]]'', ''[[pas kontuszowy]]'', ''[[Delia (abbigliamento)|delia]]''), e rendeva la ''[[szabla]]'', una specie di [[scimitarra]], un accessorio quasi indispensabile per
Nella sua antica forma idealistica, il Sarmatismo sembrava un salutare movimento culturale: incoraggiava fede religiosa, onestà, orgoglio nazionale, coraggio, uguaglianza e libertà. Comunque, come ogni dottrina che pone una [[classe sociale]] sopra le altre, alle fine si corruppe. Il tardo Sarmatismo trasformò religiosità in bigottismo, onestà in ingenuità politica, orgoglio in arroganza, coraggio in testardaggine, uguaglianza e libertà nella classe szlachta in discordia e anarchia.
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==Credo religioso==
Prima della [[Riforma protestante|riforma]], la nobiltà polacca era prevalentemente [[Cattolicesimo|cattolica]] o [[ortodossa]]. Molte famiglie, comunque, adottarono presto le idee riformate. Dopo la [[controriforma]], con cui la [[Chiesa Cattolica Romana]] riconquistò potere in Polonia, la nobiltà diventò quasi esclusivamente cattolica, a dispetto del fatto che il cattolicesimo non era la chiesa più popolare in Polonia (le chiese cattolica e ortodossa contavano ciascuna circa il 40% della popolazione, e la restante parte erano ebrei e protestanti). La szlachta, come del resto la stessa confederazione, era estremamente tollerante in materia religiosa. Non
== Voci correlate ==
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