Jacopo de' Barbari: differenze tra le versioni

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Nel 1500 si trasferì da Venezia per approdare in [[Germania]], diventando il primo artista [[rinascimento|rinascimentale]] italiano di rilievo a lavorare in Nord Europa. I suoi rari dipinti superstiti (circa dodici) includono il primo esempio conosciuto di ''[[trompe l'oeil]]'' dell’antichitàdell'antichità. Di notevole influenza artistica furono anche le sue ventinove [[incisione|incisioni]] e tre grandissime [[xilografia|xilografie]], tra cui uno dei più grandi capolavori della cartografia urbana, la celebre ''Veduta di Venezia''.
[[File:Jacopo de' Barbari - Venetie MD.jpg|thumb|upright=1.6|''Veduta di Venezia, Museo Correr, Venezia'']]
 
==Biografia==
Il luogo e la data di nascita dell’artistadell'artista sono incerte, ma fu descritto come veneziano dai contemporanei, compreso [[Albrecht Dürer]] (''van Venedig geporn'') e come ‘’vecchio‘'vecchio e stanco’’stanco'’ nel 1511. Per l’annol'anno di nascita si può quindi dedurre una data compresa tra il 1445 e il 1470. Vi furono anche ipotesi che fosse di origine tedesca, ma ora sembra chiarito che nacque a Venezia ed era italiano. Vi sono anche dei suoi documenti scritti in italiano ed indirizzati a corrispondenti tedeschi.<ref name="NGA">Early Italian Engravings from the National Gallery of Art; JA Levinson (ed); National Gallery of Art, 1973, LOC 7379624.</ref>
 
Firmò la maggior parte delle sue incisioni con un [[caduceo]], il simbolo di [[Mercurio (divinità)|Mercurio]], e la [[natura morta]] (in alto a destra) con la seguente dicitura: "Jac.o de barbarj p 1504" nel pezzo di carta raffigurato nel dipinto.<ref name="AP">Alte Pinakotek Munich; Summary Catalogue ―various authors, 1986, Edition Lipp, ISBN 3-87490-701-5</ref>. Se ne deduce che non apparteneva all’importanteall'importante famiglia dei Barbaro, anche considerando che non fu mai elencato nella genealogia di questa famiglia.
 
Non si conosce nulla dei suoi primi decenni, nonostante [[Alvise Vivarini]] sia stato indicato come suo maestro. Lasciò Venezia per la Germania nel 1500, e da allora vi sono maggiori informazioni sulla sua vita. In Germania lavorò per l’Imperatorel'Imperatore [[Massimiliano I d'Asburgo|Massimiliano I]] di Norimberga per un anno, poi in varie località per [[Federico il Saggio]] di [[Sassonia]] tra gli anni 1503 e 1505, prima di spostarsi presso la corte di [[Gioacchino I di Brandeburgo]], verso gli anni 1506-1508. In Germania fu conosciuto anche come ''Jacopo Walch'', probabilmente da ''Wälsch'', straniero, un termine spesso usato per gli italiani.
 
Pare che abbia fatto ritorno a Venezia con [[Filippo I di Castiglia]], per il quale successivamente lavorò in [[Contea d'Olanda|Olanda]].<ref name="Landau">David Landau in Jane Martineau (ed), The Genius of Venice, 1500–1600, 1983, Royal Academy of Arts, London.</ref> Nel marzo del 1510 lavorò per il successore di Filippo, [[Margherita d'Asburgo]] a [[Bruxelles]] e [[Malines]]. Nel gennaio del 1511 si ammalò e fece [[testamento]]; a marzo l’Arciduchessal'Arciduchessa gli concesse una pensione a vita, vista la sua vecchiaia e debolezza (''debilitation et vieillesse''). Morì nel 1516, lasciando all’Arciduchessaall'Arciduchessa ventitré splendidi piatti cesellati.
 
==Opere==
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[[File:Bucentaur-JacopodeBarbari-PiantadiVenezia-1500-detail.jpg|thumb|''Veduta di Venezia, particolare, Museo Correr, Venezia'']]
 
La sua prima opera documentata è l’immensal'immensa (1,315 x 2,818 metri, sei pannelli) e impressionante xilografia ''Veduta di Venezia'' del 1500. Il 30 ottobre 1500 la [[Repubblica di Venezia]] concesse all'editore tedesco Anton Kolb il privilegio di stamparla, dopo tre anni di lavoro impiegati sull'opera ad incidere minuziosamente i legni di pero delle tavole.<ref name = "MuseiCiviciVeneziani">[http://www.museiciviciveneziani.it/vedi.asp?id=998&musid=45 Musei Civici Veneziani].</ref> Quest’operaQuest'opera, estremamente precisa e dettagliata, è basata e trae le sue fonti dal lavoro di molti [[topografia|topografi]]. Fu considerata subito un’impresaun'impresa spettacolare e provocò sin dall’iniziodall'inizio un enorme stupore.<ref name="SB">Suzanne Boorsch in KL Spangeberg (ed), "Six Centuries of Master Prints", [[Cincinnati Art Museum]], 1993, no, ISBN 0-931537-15-0.</ref> In una stampa successiva fu lievemente aggiornata da altri artisti, per tener conto della costruzione e modifica di grandi edifici della città. La matrice xilografica originale è tuttora conservata ed esposta presso il [[Museo Correr]] di Venezia.
 
Oltre alla ''Veduta di Venezia'', produsse due altre opere con la stessa tecnica, il ''Trionfo di un uomo su un satiro'' (tre pannelli) e la ''Battaglia fra uomini e satiri'' (due pannelli), entrambe rappresentanti uomini e [[satiro|satiri]], che furono le più grandi e sorprendenti xilografie figurative fino ad allora realizzate, costituendo per decenni il punto di riferimento delle migliori, grandi xilografie italiane. Queste opere potrebbero anche risalire ad un periodo precedente al 1500 e furono sicuramente influenzate dalle opere di [[Andrea Mantegna]].