Nicolò Tron: differenze tra le versioni
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Il 12 aprile [[1466]] venne eletto [[Procuratore di San Marco]] e nel [[1471]] fu proclamato il sessantottesimo doge della [[Serenissima Repubblica di Venezia]], eletto dopo un dibattuto conclave il 25 novembre [[1471]] con il minimo del quorum; aveva 72 anni. I festeggiamenti per il suo insediamento furono particolarmente fastosi con elargizione di monete non solo al popolo ma anche a chierici e canonici.
Il primo impegno del doge fu quello di rimettere in ordine, ancora una volta, il dissesto nelle finanze pubbliche dovute alle perdite in battaglia contro i turchi.
Con il suo nome furono coniati nuovi tipi di monete in argento (la cosiddetta [[lira Tron]] con la relativa mezza lira e il bagattino di rame), recanti tutte
== Dogato ==
Il dogato di Nicolò Tron fu breve ma intenso e durò venti mesi; la tragica perdita del figlio che fu ucciso dai turchi lo segnò profondamente. Egli proseguì la guerra contro i turchi che tentavano d'insidiare le colonie veneziane in Oriente (la guerra fu iniziata sotto il doge [[Cristoforo Moro]] nel [[1463]] e si sarebbe conclusa soltanto nel gennaio [[1479]] sotto il dogato di [[Giovanni Mocenigo]]).
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Per allentare la pressione contro gli insediamenti veneziani vennero spediti ambasciatori presso il re della [[Persia]] [[Ussan Hassan]] ([[1473]]) nella speranza che così si aprisse un secondo fronte alle spalle della [[Turchia]] ma, in realtà, queste manovre ebbero scarso frutto e presto Ussan venne sconfitto.
Nel [[1471]], il doge e il senato della Repubblica, nel respingere
'''Lira Tron'''<span> o </span>'''Trono'''<span> è il nome con cui viene comunemente denominata la </span>[[Lira (moneta)|Lira]]<span> emessa dal </span>[[Doge (Venezia)|doge]] Nicolò Tron<span> nel </span>[[1472]]<span> e incisa da </span>[[Antonello della Moneta]]<span>. È comunemente considerata la prima lira emessa in Italia. </span>Era d'argento, pesava 6,52 grammi con un titolo di 0,948 e valeva 20 [[Soldo|soldi]], ognuno da 12 [[Denaro (moneta)|denari]]. Servivano quindi 240 denari per una lira.
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[[File:Antonio Rizzo, Monumento Tron - particolare, Basilica Frari, Venezia.jpg|thumb|left|Statua del doge nel ''Monumento Tron'', Presbiterio, [[Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari]], Venezia]]
Nicolò Tron, morirà il 28 luglio del [[1473]] a Venezia e fu sepolto nella [[Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari]] di Venezia nel monumento funerario alto 12 metri opera
(Importante segnalare come nel settembre [[1472]] la nobile veneziana [[Caterina Cornaro|Caterina Corner]] andasse sposa all'ultimo [[re di Cipro]], [[Giacomo II di Cipro]]; costui la sposò per onorare così gli ingenti debiti contratti con la famiglia di lei che, dopo averlo generosamente finanziato, voleva una contropartita. La morte di Giacomo II il 6 luglio [[1473]] aprì una grave crisi internazionale - Caterina era incinta ma il figlio morì poco dopo la nascita - con numerosi stati che rivendicavano il nuovo regno, tra i quali il [[Regno di Napoli]] e il Ducato di Savoia. Verso il finire dell'anno una rivolta mal riuscita diretta dai [[Sabaudi]] e dai [[Aragonesi]] di [[Napoli]], dove vennero uccisi i parenti e il medico della regina davanti agli occhi della Corner, indusse Venezia ad inviare una flotta ed a prendere possesso dell'isola, accrescendo così il suo impero marittimo). A quell'epoca però Nicolò Trón non vi era già più.
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