Comunicazione filosofica (Kierkegaard): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: fix citazione web (v. discussione), replaced: quote → citazione
m apostrofo tipografico
Riga 24:
* gli scritti non destinati alla pubblicazione come il Diario.
 
Lo [[pseudonimo]] era stato un espediente della letteratura [[Romanticismo|romantica]] sotto cui si nascondeva la vera identità dell’autoredell'autore che, per vari motivi, voleva rimanere nascosto al pubblico dei lettori.
In Kierkegaard lo pseudonimo, come per primo ha ravvisato lo studioso Gregor Malantschuck, assume tutt'altro valore e significato. Come dice lo stesso Kierkegaard lo scopo è quello di mettere in scena una sorta di "''teatro delle maschere''" di cui è il burattinaio lo stesso filosofo. Ogni opera ha indicato come autore un nome originale e significativo che vuole alludere allo stesso contenuto dell'opera, come ad esempio: l'autore della "Postilla conclusiva non scientifica" è indicato come "Climacus", mentre l'autore de ''[[La malattia mortale]]'' è "Anti-Climacus". Qui i due pseudonimi vogliono rimandare evidentemente a contenuti dove si dibattono tesi contrastanti. Lo scopo è quello di rendere le opere stesse veri e propri "personaggi" che dialogano tra loro, magari sostenendo argomenti contrapposti. Ogni nome è quindi una chiave d'interpretazione dell'opera, è una maschera di Kierkegaard che fa dialogare i suoi finti autori da un'opera all'altra.
Questa è quindi una comunicazione indiretta, una ''comunicazione d'esistenza'', dove la verità viene offerta al lettore che la dovrà scegliere tra le varie opere impegnando nella scelta se stesso e la sua esistenza.
Riga 46:
* ''Enciclopedia Europea'', vol. VI, Garzanti, Milano 1978, pp. 600–01
* Mauro Sacchetto, Fabrizio Desideri e Arnaldo Petterlini, ''L'esperienza del pensiero'', Loescher, Torino 2006
* Review of Gregor Malantschuck's ''Kierkegaard’sKierkegaard's Thought'', "Mind", aprile 1974
* [[Franco Lombardi]], ''Søren Kierkegaard'', Sansoni, Firenze 1936 (II edizione ampliata 1967)
* [[Theodor Wiesengrund Adorno]], ''Konstruktion des Ästetischen'' (1933), trad. italiana: ''Kierkegaard. La costruzione dell’esteticodell'estetico'', Longanesi, Milano 1962; Guanda, Parma 1993 ISBN 88-7746-646-4
* [[Furio Jesi]], ''Søren Kierkegaard'', Fossano (Cuneo) 1972; Bollati Boringhieri, Torino 2001 ISBN 88-339-1331-7
* S. Kierkegaard, ''Scritti sulla comunicazione'', 2 voll., a cura di [[Cornelio Fabro]], Logos, Roma 1979 e 1982