La città di Dio: differenze tra le versioni

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'''''La città di Dio''''' ([[lingua latina|latino]]: '''''De Civitate Dei''''', o anche '''''De Civitate Dei contra Paganos''''') è un'opera latina scritta in ventidue volumi da Sant'[[Agostino d'Ippona]] tra il [[413]] e il [[426]]; egli scrisse i primi dieci libri con la finalità di difendere il [[cristianesimo]] dalle accuse dei pagani ed analizzare le questioni sociali-politiche dell'epoca; negli altri dodici libri, invece, tratta della salvezza dell'uomo.
 
Il termine latino ''civitas'' non dovrebbe essere tradotto come città, ma si dovrebbe parlare piuttosto di cittadinanza, di una condizione spirituale in cui si gioca il destino di [[salvezza (Bibbia)|salvezza]] e di [[dannazione]] di ciascun individuo.
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== Opera ==
[[File:Augustinus - De civitate Dei, circa 1483 - 434232 a1r.jpg|thumb|Incipit da un'edizione del 1483 ({{cita BEIC}})]]
 
=== Genesi dell'opera ===
L'opera nasce in un contesto storico-politico delicato: il lento decadere dell'[[Impero romano d'Occidente]] dovuto alle continue invasioni barbariche, nello specifico dei [[Goti]] di [[Alarico]], che si ripeteranno per tutto il resto del [[V secolo]]. La grande occasione data dall'evento lo sollecita a riflettere; così nel 413 comincia l'opera che lo impegnerà fino al 426 e diverrà uno dei pilastri della cultura occidentale nonché il suo capolavoro.