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Già nella lettera al Cardinale di [[Toledo]] (29 maggio [[1537]]), [[Paolo III]] scomunica tutti coloro che ''praefatos Indos quomodolibet in servitutem redigere aut eos bonis suis spoliare'' (tutti coloro che ridurranno in schiavitù gli indios o li spoglieranno dei loro beni).
 
In questa bolla il Pontefice condanna le tesi razziste, riconosce agli indiani, cristiani o no, la dignità di persona umana, vieta di ridurli in schiavitù e giudica nullo ogni contratto redatto in tal senso. Il Papa mette così fine alle numerose dispute tra teologi e università, soprattutto spagnole, circa l'umanità degl'indios d’Americad'America e sulla possibilità di ridurli in [[schiavitù]]. Il Papa tenendo conto della dottrina teologica e della documentazione a lui pervenuta volle porre fine alle dispute ed emanò il verdetto: «''Indios veros homines esse''».
 
Queste le disposizioni principali assunte dal Pontefice: