Āṇṭāḷ: differenze tra le versioni

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Le agiografie di Āṇṭāḷ la indicano come figlia del brahmano [[Periyāḻvār]] (anche lui un ''āḻvār'', l'8° nella tradizionale elencazione). Padre e figlia sono originari della regione meridionale del Pāṇṭināṭu, regno dei Pāṇḍya.
 
Secondo la leggenda Periyāḻvār giunto all'età di 51 anni, mentre zappava il sacro giardino del tempio di [[Srivilliputhur|Villiputtūr]], scorse, sotto una pianta di ''[[Ocimum tenuiflorum|tūḻāy]]'', una bimba appena nata e bellissima a cui diede il nome di Kōtai (lett. "Ghirlanda"). Era il 97° anno dall'inizio del ''[[Kali-yuga]]'', durante il mese di Āṭi (luglio-agosto), in concomitanza con l'11° asterismo lunare (''Pūruvapaṟkuṉi'')<ref>Corrispondente al 21 luglio 3005 a.C.</ref>.
 
Fin da bambina, Āṇṭāḷ mostrò la passione nei confronti di Dio, Māyaṉ/Viṣṇu/Kṛṣṇa, dichiarando espressamente che non avrebbe voluto altro sposo che lui, e di nascosto prese ad abbigliarsi con le corone di fiori destinate al dio che, per pratica cultuale, sarebbero dovute restare incontaminate. Scoperta dal padre, questi rimase sconvolto dalla possibile profanazione dei fiori votivi, ma lo stesso Viṣṇu gli apparve in sogno manifestandogli la felicità divina qualora gli fossero stati offerti i fiori già indossati da Āṇṭāḷ.