Angelo Antonio Frari: differenze tra le versioni
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Sostenitore delle idee rivoluzionarie francesi, Frari nel 1821 lasciò Spalato per [[Zara]], dalla quale nel 1822 si spostò a [[Verona]] e nel 1825 a [[Venezia]], dove lavorò come epidemiologo e scrittore di vari saggi scientifici. Assunse la carica di ''protomedicus'' (capo del servizio medico) a Venezia, divenendo in seguito presidente del Magistrato di Sanità Marittima della città (1830-1843). Nel 1835 passò un periodo in [[Egitto]], come consulente per la cura di un'epidemia di peste.
Angelo Antonio Frari fu uno dei dalmati che parteciparono attivamente alla [[Repubblica di San Marco|rivolta veneziana]] contro l'[[Impero Austroungarico]] nel 1848-1849, assumendo nuovamente l'incarico di presidente del Magistrato di Sanità Marittima su incarico del Governo Provvisorio della Repubblica Veneta (il relativo decreto di nomina - datato 27 aprile 1848 - venne firmato direttamente da [[Daniele Manin]]<ref>[http://books.google.it/books?id=s0kuAAAAYAAJ&pg=RA2-PA733&dq=%22antonio+frari%22+venezia#PRA2-PA733,M1]''Raccolta per ordine cronologico di tutti gli atti, decreti, nomine, ecc. del Governo Provvisorio della Repubblica Veneta (...)'', Venezia 1848, p. 733</ref>. Questa attività però non gli fu di nocumento per gli anni a venire, che lo videro ancora rispettato medico e scienziato a Venezia, socio del rinomato [[Ateneo Veneto]] e decorato dall'imperatore [[Francesco Giuseppe]] della ''"Medaglia
Lungo tutto il corso della sua vita, Angelo Antonio Frari coltivò sempre un forte rapporto di amicizia con lo scrittore e patriota [[Niccolò Tommaseo]], di lui più giovane di oltre vent'anni. Tommaseo riservò al Frari svariati passi del suo ''Diario intimo'', e utilizzando i risultati dei suoi studi una volta indirizzò una nota di protesta all'imperatore d'Austria, lamentando le gravi condizioni sanitarie della sua Dalmazia.
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==Opere principali==
Frari pubblicò vari saggi scientifici, fra i quali in particolare vengono ricordati la ''"Storia della febbre epidemica che regnò a Spalato e luoghi vicini nell'anno 1817"'' (Padova, 1817) - nella quale si descrivono secondo i nascenti canoni dell'epidemiologia scientifica i dati dell'epidemia di [[Tifo esantematico|tifo]] che colpì la città dalmata - e i ''"Cenni storici
Soprattutto però si ricorda il suo capolavoro: ''"Della peste e della publica amministrazione sanitaria"'' (Venezia, 1840), all'epoca considerato il testo più importante al mondo con riferimento alla storia delle epidemie di peste. È un'opera enciclopedica, che in più di 1000 pagine descrive le principali epidemie occorse, con particolare riferimento alla Dalmazia. Frari descrive le varie forme di diagnostica, i trattamenti applicabili, i risultati autoptici e i vari metodi di disinfezione, fra i quali in modo particolare la fumigazione. Il bacillo della peste (''[[Yersinia pestis]]'') venne scoperto solamente nel 1894, purtuttavia Frari ipotizza con oltre cinquant'anni d'anticipo l'esistenza di uno specifico germe contagioso della malattia - chiamato ''"germe del contagio"''.
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* M.D.Grmek, ''Antun Anđeo Frari, the illustrious social medicine writer, epidemiologist, and historian of medicine [in Croato]'', in ''Zaslužni splitski liječnici u prošlosti do 1945. godine. Zbornik radova'', Split, Hrvatski liječnički zbor 1995, pp. 53-63
* A. Jutronić ''Dr Anđel Frari from Šibenik and his letters [in Croato]'', in: ''Novak G, Maštrovoć V, editori. Radovi instituta Jugoslavenske akademije znanosti i umjetnosti u Zadru vol 10.'' Zadar: JAZU; 1964. pp 139-69.
* A.Krnić, ''Giuseppe and Aloysius
==Voci correlate==
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