Raimondo del Balzo (XIV secolo): differenze tra le versioni

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Per i numerosi incarichi ricoperti sotto il regno del re [[Roberto I di Napoli|Roberto]], ai contemporanei Raimondo deve apparire come il più valido punto di riferimento presso la Corte Napoletana, garante di una certa continuità tra la vecchia e la nuova amministrazione. Il 20 gennaio [[1343]] era infatti morto il Re ed era salita al trono la nipote, la giovane [[Giovanna I d'Angiò|Giovanna]].
 
Il 13 novembre [[1360]] il papa Urbano V autorizzò il Conte di Soleto, uomo sicuramente molto religioso e pio, a fondare all’internoall'interno del suo castello vicino ad Aversa un monastero sotto il titolo di Santa Maria della Neve di Casaluce provvisto di chiesa, cimitero e campanile.
 
Il 29 luglio [[1375]] Raimondo fece testamento ad Aversa ed istituì quale erede universale il nipote Niccolò Orsini, figlio del Conte di Nola e Conte Palatino Roberto e di sua sorella Sveva, a condizione che questi premettesse al proprio il cognome del Balzo, ed i suoi discendenti si chiamassero di conseguenza del Balzo-Orsini.