Microfiltrazione delle acque reflue: differenze tra le versioni

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La '''microfiltrazione''' è una tecnica di depurazione delle acque contaminate e consiste nella separazione mediante il passaggio attraverso una membrana di sostanze disciolte in acqua aventi un certo taglio molecolare.
Svolge un’azioneun'azione importante per la rimozione della torbidità dovuta alla presenza di sostanze colloidali fini e per la debatterizzazione (sterilizzazione).
 
Le membrane utilizzate nella microfiltrazione presentano dimensioni dei pori approssimativamente di 0.03-10 µm.
Tipicamente, il processo è in grado di rimuovere materiali quali sabbia, fango, argilla, cisti della [[Giardia lamblia]] e del [[Cryptosporidium]], alghe ed alcune specie batteriche. Non costituisce una barriera insuperabile da parte dei virus. Se però è usata in combinazione con la disinfezione, è in grado di controllare il contenuto microbico dell’acquadell'acqua.
 
==Applicazioni==
*Rimozione della materia organica naturale o sintetica
*Pretrattamento per l’osmosil'osmosi inversa e per la nanofiltrazione e per l’ultrafiltrazionel'ultrafiltrazione
*Dissalazione di acque sotterranee per ridurne la durezza
*Rimozione dei composti tossici dalle acque reflue
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==Svantaggi==
Può essere necessario correggere il pH dell’influentedell'influente mediante il dosaggio di opportuni additivi chimici.
 
== Bibliografia ==