Chulalongkorn: differenze tra le versioni

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A Rama V si deve la massiccia riorganizzazione dell’[[esercito]], l'introduzione del [[telegrafo]], la costruzione della prima [[ferrovia]] siamese da Bangkok ad Ayutthaya, nel [[1893]] e la fondazione del primo [[museo]] nazionale. Nel 1899 fondò la scuola di abilitazione al servizio civile, che nel 1917 sarebbe diventato il primo ateneo siamese ed avrebbe preso il nome di [[Università Chulalongkorn]]. Tutte queste novità furono finanziate, fino al 1904, con le entrate governative. Il re seguì personalmente e con costanza gli sviluppi di tutte le riforme, ricompensando i funzionari più bravi e stimolando a migliorarsi quelli mediocri.<ref name=biography/> Fece abolire l'obbligo di prostrarsi al cospetto del re e nel [[1905]] dichiarò illegale la [[schiavitù]], pratica che rendeva il Siam agli occhi degli europei uno Stato retrogrado.
 
Tra i vari ammodernamenti imposti da Rama V vi furono quelli dell'architettura e delle arti in generale, soprattutto nella capitale. Il sovrano ritenne inopportuno affidare questo incarico ad artisti britannici e francesi, i cui governi coloniali stavano mettendo in pericolo l'indipendenza del Siam, ed il cambiamento del volto del Paese fu affidato principalmente ad artisti italiani, il cui governo era estraneo alle vicende interne indocinesi.<ref name="e Ba"/>. La scelta cadde sull'Italia dopo le due visite che Rama V fece a [[Torino]], dove rimase affascinato dalla monumentale bellezza della città. Dalla fine dell'Ottocento, decine di ingegneri, architetti ed artisti italiani, soprattutto piemontesi, progettarono e realizzarono i più grandi palazzi, ponti e monumenti che trasformarono [[Bangkok]].<ref name="e Ba">{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1992/dicembre/22/Bangkok_celebra_Silpa_fiorentino_co_0_92122215919.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1992/dicembre/22/Bangkok_celebra_Silpa_fiorentino_co_0_92122215919.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=E Bangkok celebra Silpa il fiorentino|autore=[[Tiziano Terzani]]|editore=[[Corriere della Sera]]|data=1992|accesso=29 novembre 2010}}</ref>
 
[[File:thailand.gif|thumb|Territori persi dal Siam tra il 1867 ed il 1909]]