Classe Littorio: differenze tra le versioni

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La protezione, caratteristica così sviluppata nelle navi da battaglia, era qui molto curata, con una progettazione che contemplava il ricorso a ben 14.000 tonnellate di acciaio, il quale, strano a dirsi per una nazione che costruiva [[carro armato|carri armati]] con acciaio al silicio, era dotato almeno nominalmente di ottime caratteristiche. Ma questo denota anche il prestigio che godeva tra le forze armate la Regia Marina e l'attenzione particolare che venne data al suo potenziamento.
 
La resistenza della corazzatura venne testata nel maggio 1935 al [[balipedio]] di La Spezia.<ref name= regianaveroma>[http://www.regianaveroma.org/RegiaNaveRoma_2009/La_nave/Incisa.htm Scheda tecnica di Agostino Incisa della Rocchetta]</ref> Nelle prove la corazzatura si dimostrò capace di resistere all'impatto di proiettili perforanti da 406mm sparati da una distanza di 2524.000 [[Metro (unità di misura)|metri]] e a quello di bombe d'aereo da 1.280 [[Chilogrammo|Kg]] di non eccessiva capacità perforante ma di grande potenza esplosiva, nonché capace di resistere a bombe perforanti da 835&nbsp;kg, ambedue i tipi di bomba con una velocità d'urto di 250 [[Metro al secondo|m/sec]], cioè la massima velocità naturale di caduta, in quanto allora non esistevano bombe con propellente a razzo.<ref name= regianaveroma/>
 
La protezione verticale nella parte centrale della nave, cioè dal deposito munizioni della torre n° 1 fino al deposito della torre n° 3, era assicurata da una piastra dello spessore di 350&nbsp;mm, non verticale, ma convergente verso il basso con il piano mediano dello scafo, in modo da diminuire l'angolo di impatto dei proiettili, il che equivaleva ad un maggiore spessore della corazzatura.<ref name= regianaveroma/> La cintura corazzata si riduceva a 60&nbsp;mm nella zona prodiera e a 100&nbsp;mm in quella poppiera. A breve distanza dalla cintura corazzata c'era una paratia paraschegge di 36&nbsp;mm, con un'altra paratia paraschegge, di 24&nbsp;mm inclinata in senso contrario alla cintura corazzata, sistemata più internamente che fungeva anche da sostegno al ponte corazzato principale. Il ridotto corazzato era completato da due traverse corazzate dello spessore di 210&nbsp;mm a prora e di 290&nbsp;mm a poppa. Le traverse erano rispettivamente a proravia del deposito munizioni della torre n° 1 e a poppavia del deposito munizioni della torre poppiera.<ref name= regianaveroma/>