Carlo Dionisotti: differenze tra le versioni

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L'opera fondamentale di Dionisotti è considerata ''Geografia e storia della letteratura italiana'' ([[1967]]). Questa raccolta di saggi fu di decisiva importanza per gli studi letterari, modificando la prospettiva "unitaria" di [[Francesco De Sanctis]] secondo cui la [[storia della letteratura italiana]] avrebbe seguito una linea che portò progressivamente all<nowiki>'</nowiki>[[unità d'Italia|unità nazionale]]. Dionisotti mostrò invece la molteplicità delle linee di sviluppo delle tradizioni locali e regionali tra resistenze e progressi.
 
Di notevole interesse sono anche i suoi ''Ricordi della Scuola italiana'', silloge che raccoglie pregevoli contributi precedenti su [[AttilioArnaldo Momigliano]], [[Fortunato Pintor]], Santorre Debenedetti, sulla scuola letteraria dell'[[Università di Padova]], su quella dell'[[Università di Torino]], ed altri.
 
Il rapporto strettissimo in Dionisotti tra impegno civile studi storici è attestato, oltre che dalla sua militanza in "Giustizia e Libertà" e nei suoi rapporti con personaggi celebri del movimento (quali per esempio Leone Ginzburg, Franco Venturi, Norberto Bobbio) in saggi del respiro di ''Chierici e Laici'' (già in ''Geografia e storia della letteratura italiana'', poi pubblicato indipendentemente nel [[1995]] con un contributo di Delio Cantimori), in scritti biografici<ref>Carlo Dionisotti, ''Appunti su arti e lettere''. Milano : Jaca book, 1995, ISBN 88-16-40371-3</ref>,<ref>Carlo Dionisotti, ''Ricordi della scuola italiana''. Roma : Edizioni di Storia e letteratura, 1998, ISBN 88-87114-14-5</ref>, e in numerosi scritti degli anni del fascismo e della ricostruzione, la maggior parte dei quali sono stati raccolti e pubblicati postumi<ref>Carlo Dionisotti, ''Scritti sul fascismo e sulla Resistenza'', a cura di Giorgio Panizza. Torino : Einaudi, 2008</ref>.