Ufficio centrale per il referendum: differenze tra le versioni

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L''''Ufficio centrale per il [[Referendum]]''' è costituito presso la [[Corte Suprema di Cassazione]] [[italia]]na.
 
L''''Ufficio centrale per il [[Referendum]]''' è costituito presso la [[Corte Suprema di Cassazione]] [[italia]]na.
 
Esso è composto dai tre [[Presidente di sezione della Corte di Cassazione|presidenti di sezione]] della Corte di Cassazione più anziani, nonché dai tre consiglieri più anziani di ciascuna sezione. Il più anziano dei tre presidenti presiede l'Ufficio e gli altri due esercitano le funzioni di vice presidente.
 
L'Ufficio verifica che le richieste di [[referendum]] siano conformi alle norme dell'art. 138 della [[Costituzione italiana]] e alla legge.
L'ufficio deve decidere con [[ordinanza]] sulla [[legittimità]] della richiesta entro 30 giorni dalla sua presentazione. Esso contesta, entro lo stesso termine, ai presentatori eventuali irregolarità. I presentatori possono depositare [[Deduzione|deduzioni]] entro cinque giorni. Sulla base delle deduzioni decide l'Ufficio se ammettere la richiesta di [[referendum]]. Sempre entro cinque giorni i presentatori possono dichiarare all'Ufficio di voler sanare le irregolarità, ma vi devono provvedere entro il termine massimo di venti giorni dalla data dell'ordinanza. Entro le successive 48 ore l'Ufficio centrale si pronuncia definitivamente sulla legittimità della richiesta. Per la validità dell'operazione dell'Ufficio Centrale per il Referendum è sufficiente la presenza del presidente o di un vice presidente e di sedici consiglieri.
 
Le richieste di [[referendum]] devono essere presentate a partire dal 1º gennaio ed entro il 30 settembre di ogni anno all'Ufficio centrale per il referendum (di seguito UCR). A partire dal 30 settembre l'UCR esamina tutte le richieste depositate, allo scopo di accertare che esse siano conformi alle norme di legge, esclusa la cognizione dell'ammissibilità che spetta alla [[Corte costituzionale della Repubblica Italiana|Corte costituzionale]].