Empedocle (vulcano): differenze tra le versioni

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'''Empedocle''' è un [[vulcano sottomarino]] situato a circa 40 km al largo di Capo Bianco in [[Sicilia]].
 
È stato battezzato [[Empedocle]], il 6 maggio del 2006 dal dr. Dmenico Macaluso, medico, ricercatore subacqueo "Rescue Diver" nel corso di una crociera oceanografica Il dr. Macaluso ha scelto il nome "Empedocle", in quanto il complesso geologico sul quale insistono i banchi di Graham, Nerita e Teribile, che accolgono numerosi edifici vulcanici, scoperti nel corso di questa crociera oceanografica, è prospiciente le coste agrigentine ed il filosofo e naturalista Empedocle era nato ad Agrigento; ma soprattutto si è voluto legare il nome di questo complesso vulcanico ad Empedocle, in quanto secondo la leggenda ripresa da molti antichi storici, [[mitologia greca|mito greco]] Empedocle si gettò a nel cratere dell'[[Etna (vulcano)|Etna]], per scoprire il segreto della sua attività eruttiva e affinchè Il suo corpo non fosse mai rinvenuto, rendendolo in tal modo simile ad un dio; ma il vulcano irritato dall'arroganza del filosofo, per smascherare la sua vera fine, eruttò uno dei suoi sandali pietrificati e d in quel luogo i siciliani eressero un tempio in memoria del grande filosofo e naturalista ed in tempi più recenti, un osservatorio vulvanologico, chiamato per questo motivo "la torre del Filosofo".
È stato battezzato [[Empedocle]], dal nome del filosofo e naturalista greco. Secondo il [[mitologia greca|mito greco]] infatti Empedocle si gettò a capofitto nel cratere dell'[[Etna (vulcano)|Etna]], per scoprire il segreto della sua attività eruttiva. Il suo corpo sarebbe stato in seguito restituito dal mare al largo della costa siciliana.
 
La scoperta del vulcano è avvenuta nel corso di una crociera oceanografica, natafinanziata coldal propositoCONISMA, dall'INGV di realizzareCatania une documentariodalla scientifico-divulgativosocietà sudi quellaproduzione chetelevisiva fuGA&A, finalizzata alla ricerca di altri vulcani sottomarini, oltre al noto vulcano sommerso l'[[Isola Ferdinandea]], la mitica «isola che scappò via», emersa dal mare di fronte a [[Sciacca]] nel giugno del [[1831]] e inabissatasi pochi mesi dopo<ref>Augusto Biancotti, ''[http://books.google.it/books?id=pEnB2YzvU5QC&pg=PA100&dq=vulcano+sciacca+1831&hl=it&ei=6eYNTPiVH5iWsQb1lJDjCA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8&ved=0CFUQ6AEwBw#v=onepage&q=vulcano%20sciacca%201831&f=false Le metamorfosi della terra. Come acqua, aria e fuoco plasmano il volto del nostro pianeta]'', Firenze, Giunti, 1995 ISBN 88-09-20559-6</ref>, mentre era in corso una disputa per il suo possesso fra il [[Regno delle due Sicilie]], [[Inghilterra]] e [[Francia]].
 
La spedizione era finalizzata all'effettuazione di riprese e campionamenti con tecnologie avanzate sullo stato dell'Isola Ferdinandea, oggi ridotta a un banco vulcanico sottomarino che si innalza fino a 6 – 7 metri sotto il livello del mare ed ancora molto attivo sotto il profilo delle emissioni di gas.
 
La scoperta del vulcano Empedocle evidenzia che, in realtà, l'isola Ferdinandea costituiva (con i vicini [[banco (mare)|banchi]] "''Terribile''" e "''Nerita''") uno dei coni accessoriavventizi di Empedocle, un edificio vulcanico paragonabile all'Etna per larghezza della base.
 
Secondo Giovanni Lanzafame, dell'[[Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia]], la struttura vulcanica di "Empedocle" si aggira intorno ai 400 metri di profondità, con una base lunga 30&nbsp;km per 25&nbsp;km.<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/06_Giugno/21/vulcano.shtml Immenso vulcano sottomarino in Sicilia]</ref>