Luis del Sol: differenze tra le versioni

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Considerato tra i più importanti calciatori spagnoli degli anni 1960 del XX secolo,<ref name="Morán" >{{cita web|lingua=es|url=http://www.marca.com/2015/04/06/futbol/equipos/betis/1428315931.html|titolo=Luis del Sol, mito del beticismo, celebra su 80 cumpleaños|sito=marca.com|autore=Miguel Á. Morán|data=6 aprile 2015}}</ref> con le ''[[Nazionale di calcio della Spagna|Furie Rosse]]'' fu [[Campionato europeo di calcio|campione d'Europa]] nel [[Campionato europeo di calcio 1964|1964]]. Più volte candidato al [[Pallone d'oro]] di ''[[France Football]]'', ha legato il suo nome al {{Calcio Betis|NB}}, club della sua città in cui ha iniziato e chiuso la carriera, e di cui è assurto a [[Icona (società)|icona]] sportiva; ha inoltre conquistato trofei con le maglie di {{Calcio Real Madrid|NB}} e {{Calcio Juventus|NB}} – club, questo ultimo, che l'ha eletto tra i giocatori più importanti della propria storia.<ref name="Morán" /><ref name="Stelle" >{{cita web|url=http://www.juventus.com/juve/it/news/accendi%20una%20stella%20del%20sol%2029giugno2011%20news|titolo=Viaggio tra le Stelle: Luis Del Sol|sito=juventus.com|data=29 giugno 2011|urlarchivio=https://archive.is/FfefI|dataarchivio=16 giugno 2015}}</ref>
 
== Biografia ==
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[[File:Luis del Sol, Juventus.jpg|thumb|upright|left|del Sol in azione palla al piede negli anni 1960]]
 
Era un [[centrocampista]] di sostanza e personalità che, grazie a un dinamismo e a una resistenza atletica fuori dal comune,<ref>{{cita|Moretti|titolo=L'extraterrestre del Sol}}</ref> soleva svariare il suo gioco in ogni zona del campo, sempre col pallone tra i piedi; motivo per cui si guadagnò l'appellativo di "Postino",<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/juve/it/news/12+giugno+2014+del+sol|titolo=Del Sol allo Juventus Museum|sito=juventus.com|data=12 giugno 2014|urlarchivio=https://archive.is/0mKpP|dataarchivio=15 giugno 2014}}</ref> nato negli anni a Madrid grazie al compagno di squadra [[Alfredo Di Stéfano]] e poi mantenuto per il resto della carriera.<ref name="Damascelli" >{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/sport/sol-morata-filo-juve-e-real-1123460.html|titolo=Da Del Sol a Morata, un filo tra Juve e Real|sito=ilgiornale.it|autore=Tony Damascelli|data=4 maggio 2015}}</ref>
 
Impiegato dai ''Blancos'' come [[Ala (calcio)|ala]] pura, negli anni alla Juventus giostrò soprattutto da grintosa [[mezzala]], mettendo in mostra un bagaglio tecnico fatto soprattutto di scatti e accelerazioni. Molto abile nel mantenere il possesso della palla o nel sottrarla agli avversari, talvolta eccedeva in maniera quasi testarda nel [[dribbling]].<ref>{{cita|Tavella|titolo=Volti sempre nuovi}}</ref>
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[[File:Luis del Sol - AS Roma 1971-72.JPG|thumb|upright=0.7|left|del Sol alla Roma]]
 
Iniziò quindi una lunga parentesi nel calcio italiano, firmando nel 1962 per la {{Calcio Juventus|NB}}, che lo prelevò ventisettenne per la cifra di trecentocinquanta milioni di [[Lira italiana|lire]].<ref name="Damascelli" /><ref name="Ordine" /> Primo spagnolo nella storia del club bianconero,<ref name="Stelle" /> debuttò in Serie A il 16 settembre 1962 contro il {{Calcio Genoa|NB}}, sollevando a fine anno una [[Coppa delle Alpi 1963|Coppa delle Alpi]].<ref name=Alpi" >{{cita web|url=http://www.juventus.com/juve/it/news/coppa+delle+alpi+news+29giugno2011|titolo=29 giugno 1963, conquistata la Coppa delle Alpi|sito=juventus.com|data=29 giugno 2011|urlarchivio=https://archive.is/Q1erH|dataarchivio=16 giugno 2015}}</ref> Rimase a [[Torino]] per otto stagioni, conquistando lo [[scudetto]] del [[Serie A 1966-1967|1966-1967]] – rimasto nella memoria per il sorpasso all'ultima giornata su di una ''[[Grande Inter]]'' al suo crepuscolo<ref name="Ordine" /><ref>{{cita|Tavella|titolo=Uno scudetto "movimientato"}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,0019_01_1967_0129_0008_6584679/|titolo=La Juventus campione d'Italia|pubblicazione=La Stampa|data=2 giugno 1967|pagina=8}}</ref> – e, in precedenza, la [[Coppa Italia]] del [[Coppa Italia 1964-1965|1964-1965]], sempre contro i meneghini.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0104_02_1965_0203_0009_5573816/|titolo=La Juventus trionfa in Coppa Italia superando l'Inter a Roma: 1-0|pubblicazione=Stampa Sera|data=30 agosto 1965|pagina=9}}</ref> Divenuto "bandiera" nonché l'emblema della ''Juve Operaia'' degli anni 1960 di [[Heriberto Herrera]],<ref name="Ordine" /> nel 2011 la società piemontese l'ha omaggiato di una stella celebrativa nella ''Walk of Fame'' bianconera allo [[Juventus Stadium|Stadium]] di Torino.<ref name="Stelle" />
 
Nel 1970 passò alla {{Calcio Roma|NB}} dove militò per due stagioni, indossando anche la fascia di [[Capitano (calcio)|capitano]] dei giallorossi dopo l'addìo del connazionale [[Joaquín Peiró|Peiró]], ma sollevando unicamente trofei minori quali il [[Trofeo Nazionale di Lega Armando Picchi|Torneo Picchi]] e la [[Coppa Anglo-Italiana 1972|Coppa Anglo-Italiana]]. Tornò infine a Siviglia, a rivestire la maglia del suo Betis, con cui chiuse la carriera nel 1973, all'età di trentotto anni.