Cretico: differenze tra le versioni

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L'etimologia riconnette il nome ''cretico'' all'isola di [[Creta]]: tale ritmo, secondo le testimonianze degli antichi, sarebbe stato in uso nelle musiche di quella regione ed sarebbe stato inoltre un cretese, il poeta e musicista [[Taleta]], a servirsene per primo. Il suo utilizzo sarebbe stato principalmente riservato ai canti che accompagnano la danza, gli [[iporchema|iporchemi]].
 
Il nome peonio, invece, deriva da [[peana]], l'inno religioso cantato in onore di [[Apollo (divinità)|Apollo]], composto di preferenza in questo metro: tale diversità di utilizzo dei metri cretici è più apparente che reale, dal momento che in epoca arcaica la distinzione tra peana ed iporchema era molto labile, se non inesistente.
 
Sin dalle sue origini, il cretico è un verso strettamente collegato alla [[lirica corale]]: il primo esempio di cretico conosciuto è contenuto in un frammento di [[Alcmane]], mentre [[Bacchilide]] compose interi composizioni in soli metri cretici. Raro invece è il suo uso nella tragedia, mentre [[Aristofane]], soprattutto nelle sue prime commedie, lo utilizza di frequente, non di rado associato a metri trocaici.
 
Il cretico era una sequenza particolarmente raccomandata nelle clausule della prosa a partire da [[Trasimaco]] tanto nell'oratoria greca che, successivamente, in quella romana (anche [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] lo utilizza spesso). Questo era dovuto al suo raro uso nella poesia, che consentiva all'oratore di utilizzarlo per dare ritmo alle sue frasi senza dare per questo l'impressione di recitare in versi. Tale preferenza era poi favorita dal fatto che, secondo la trattatistica antica, questo tipo di verso era particolarmente
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Il monometro cretico si incontra, talvolta all'inizio di qualche colon o verso [[lirica eolica|eolo-coriambico]], o in qualche altra costruzione metrica particolarmente rara.
 
 
===Dimetro cretico===
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Il dimetro cretico (— ∪ —| — ∪ —) si incontra come elemento costitutivo di sistemi di estensione variabile: presenta spesso il fenomeno della [[sinafia]]. Nei tragici invece compare invece a volte formato di due peoni quarti.
 
Ad esempio, in questi versi tratti dai [[I cavalieri (Aristofane)|Cavalieri]] di [[Aristofane]], vv. 222 segg, i primi tre dimetri sono uniti tra loro da sinafia.
 
Ἆρα δῆτ' οὐκ ἀπ' ἀρ-<br/>
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Es. οὐδὲ τῶ Κνώκάλω οὐδὲ τῶ Νυρσύλα ([[Alcmane]], fr.61 D.)
 
 
===Tetrametro cretico catalettico===
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Questo raro metro (— &cup; —| — &cup; —| — &cup; —||— &cup; —| — &cup; —| — &cup; —|) è stato adoperato da Alcmane.
 
 
Es. Ἀφροδίτα οὐκ ἔστι, μάργος δ' Ἔρως οῖα παῖς παίσδει ([[Alcmane]], fr. 36 D)
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[[Categoria:Piedi metrici]]
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