Verghina: differenze tra le versioni

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[[File:Vergina Tombs Entrance.jpg|thumb|right|L'entrata del museo del ''Grande tumulo ''a Verghina]]
 
'''Verghìna'''<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/verghina/ Enciclopedia Treccani]</ref> (in [[greco moderno]] Βεργίνα {{IPA|/ver'ʝina/}}) è una frazione del Comune di [[Veria]] con sede all’omonimaall'omonima città. Si trova nella regione di [[Macedonia (Grecia)|Macedonia]] in [[Grecia]].
 
Si trova a circa 12&nbsp;km dal capoluogo della prefettura, e sede del comune, [[Veria]], a 75&nbsp;km da [[Salonicco]], capoluogo della regione e a 515&nbsp;km da [[Atene]]. È collocata sulle pendici dei [[Monti della Pieria]] (2.193 metri). La popolazione secondo i dati del censimento del [[2001]] è di 2.478 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>.
Verghina è stata sede dell’omonimodell'omonimo comune, abolito con il [[Piano Kallikratis]] nel 2011, e accorpata al Comune di Veria, comune appartenente alla [[Macedonia Centrale]].
 
Presso Verghina, un tempo capitale dell’dell'[[Regno di Macedonia|Antica Macedonia]], sorge uno dei più importanti siti archeologici della [[Grecia]].
 
== Storia ==
Verghina, al giorno d'oggi, è uno dei più importanti luoghi archeologici della Grecia.
Prende il nome da una leggendaria regina morta suicida nel fiume [[Aliakmone]] dove si era gettata per non cadere nelle mani dei Turchi. Il paesino è diventato famoso nell’autunnonell'autunno del [[1977]] con la scoperta della tomba di [[Filippo II di Macedonia|Filippo II]], cosa che ha dimostrato, senza ombra di dubbio, che la prima capitale della Macedonia antica è da identificare proprio in Verghina.
 
Dal [[I secolo]] d.C. la città venne abbandonata; da allora, il nome ''Aigài'' (Ege) non apparve più e fu sostituito con ''Palatitsia'', nome che compare la prima volta nel [[XIV secolo]], ed ha probabilmente a che fare con le rovine dei palazzi adiacenti.
 
=== Mito ===
Secondo la mitologia, [[Archelao (mitologia)|Archelao]], figlio di [[Temeno]], dopo essere stato cacciato da [[Argo (città)|Argo]], si recò in Macedonia per aiutare il re [[Cisseo]] ad affrontare i suoi nemici, ma, giunto a destinazione, il re cercò di assassinarlo. Archelao, a questo punto, uccise Cisseo e scappò seguendo, secondo l’oracolol'oracolo, una capra. Ove la capra (capra = αἶξ, αἰγός) si fermò, egli fondò la città di ''Aigài'' (Ege); essa fu la prima capitale dei macedoni fino al trasferimento a [[Pella (città antica)|Pella]]. Pertanto, secondo l’usanzal'usanza, i re macedoni continuarono ad essere seppelliti nella prima capitale, fatto su cui si è basata la teoria dell’identificazionedell'identificazione di Verghina con Aigài.
 
== Archeologia ==
=== Necropoli ===
L’areaL'area della necropoli, situata tra i villaggi [[Palatitsia]] e Verghina, si estende per più di un chilometro quadrato e comprende più di trecento tumuli, tutti situati verso sud. Il loro diametro può variare da 15 a 20 metri, l’altezzal'altezza da 0,50 a 1,00 metri, ma ve ne possono essere alcuni che superano queste misure in larghezza o in altezza. Le ricerche archeologiche hanno mostrato che il tumulo più antico risale all’all'[[Età del ferro]] ([[1000 a.C.|1000]]-[[700 a.C.]]) e quello più recente è del periodo ellenistico.
 
Le tombe macedoni sono in genere formate da camera a volta, facciata architettonica con porta monumentale, corridoio e tumulo. Questo tipo di impostazione strutturale è simile a quella dei ''[[Thòlos|tholoi]]'' micenei, come anche i corredi funerari che sono stati trovati a [[Sindos]], alla foce del [[Vardar]], ad est di Verghina, conservano in età arcaica il rituale della maschera d’orod'oro. Questi dati, unitamente alle continue esaltazioni e ai riferimenti alle discendenze argive da parte della famiglia reale macedone, ci danno la certezza che la popolazione dorica, dopo aver sostanzialmente accettato gran parte delle strutture e usanze civili di [[Micene]], le abbia mantenute in uso anche in Macedonia.
 
=== Palatitsia ===
In corrispondenza del luogo identificato come ''[[Palatitsia|Palatìtsia]]'', a due km dal villaggio di Verghina, nel [[1855]], l’archeologol'archeologo francese [[Léon Heuzey]], intraprese i primi scavi verso la parte orientale. Successivamente vennero condotti altri scavi, dando la possibilità di delineare in maniera precisa la pianta del complesso architettonico del palazzo imperiale.
[[Manolis Andronikos]], nel [[1949]], riuscì ad ottenere un incarico per Veria, che comprendeva anche l’areal'area di Verghina. Egli esplorò nel [[1952]] il "Grande tumulo", un’alturaun'altura che già dal secolo precedente attirò l’attenzionel'attenzione per il suo carattere artificiale. Si tenne conto dei frammenti di stele funerarie rinvenute in quel punto; queste, insieme all’abbondanteall'abbondante cumulo di terra e pietrame, sarebbero state ammassate sulle tombe reali da [[Antigono Gonata]] con lo scopo di difenderle in seguito al saccheggio di Aigài da parte dei [[Galati]] al servizio di [[Pirro]] avvenuto intorno al [[273 a.C.]] Gli scavi proseguirono nel resto dell’areadell'area cimiteriale fino al [[1961]].
 
=== Il ''Grande tumulo'' ===
Il 30 agosto del [[1977]] riprese l’esplorazionel'esplorazione del tumulo direzione sud-ovest, dove venne rinvenuta la tomba di [[Filippo II di Macedonia|Filippo II]], vicino ad altre due tombe reali, quella detta "di [[Persefone]]" e quella, probabilmente, di [[Alessandro IV di Macedonia|Alessandro IV]]; ma fu la prima a destare maggiore interesse, sia per l’altol'alto valore storico che per la sua conformazione.
 
==== Tomba di Filippo II ====
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Sommando queste misure allo spessore dei tre muri di 0,56 metri, e che insieme misurano 1,68 metri, si ottiene la lunghezza di 9,50 metri. La parte esterna delle volte non venne lasciata scoperta, come era solito fare per questo genere di opere in area macedone, ma venne interamente coperta da uno strato di stucco dello spessore di dieci centimetri.
 
L’ingressoL'ingresso, monumentale, è sormontato da un fregio dorico al di sopra del quale si trova, protetto da una cornice in rilievo, una scena di caccia che misura 5,56 metri di larghezza e 1,16 metri di altezza.
 
La tomba venne fatta costruire sicuramente da Alessandro intorno al [[336 a.C.|336]], anno di morte del padre.