Pittura su tela: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Correggo redirect da Canapa a Cannabis tramite popup
Riga 1:
[[File:Jacopo Tintoretto - The Last Supper - WGA22649.jpg|thumb|upright=1.4|[[Tintoretto]] dipinse grandissime tele, come l'''[[Ultima Cena (Tintoretto)|Ultima cena]]'']]
[[File:Donato de' bardi, crocefissione di savona.gif|thumb|''[[Crocifissione (Donato de' Bardi)|Crocifissione]]'' di [[Donato de' Bardi]]]]
La '''tela''' (in [[Lingua inglese|inglese]] ''canvas'', derivato dal [[Lingua francese antica|francese antico]] ''canevas'' «[[Cannabis|canapa]]») costituisce in [[pittura]] uno dei fondamentali supporti.
 
== Storia ==
Riga 10:
Il minor costo, la maggiore agilità nella preparazione e la facilità del trasporto (un dipinto su tela può infatti essere semplicemente staccato dal telaio e arrotolato), furono i vantaggi principali che garantirono il successo della tela, garantendo una crescente predominanza tra i supporti pittorici fino ai giorni nostri. La tela ha infatti una diffusione tale che il nome è ormai diventato sinonimo di "dipinto".
 
Tra la fine del Settecento e i primi anni del secolo successivo si diffuse anche la pratica, soprattutto in Francia, di trasportare i dipinti antichi dalla tavola alla tela, staccando la superficie pittorica con un procedimento simile per certi versi allo [[strappo (affresco)|strappo]] degli affreschi. Tale pratica, molto rischiosa per le opere e spesso dannosa, è ormai deprecata.
 
== Tecnica ==
Tradizionalmente essa è formata dall'intreccio di fibre di [[lino (fibra)|lino]], di [[Canapa (tessile)|canapa]] o [[juta]] ma, con l'età moderna è largamente invalso anche l'uso del [[TessutoCotone di cotone(tessuto)|cotone]] e delle fibre sintetiche.
 
Le diverse trame dei tessuti hanno una notevole influenza sulla resa pittorica: trame fini come quella del lino consentono finiture più minuziose (come quelle a velatura della pittura fiorentina del Rinascimento), la [[Cannabis#Materia prima per tessili e carta|canapa]] o la juta sono invece adatte ad esecuzioni pittoriche più libere o a opere di grandi dimensioni (come nella pittura di scuola veneta).