Marcantonio Colonna (cardinale XVIII secolo): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
integro, correggo, inserisco wikilink e risolvo disambigua
Riga 1:
{{Cardinale
|nome=Marcantonio Colonna
|ruoliricoperti=
|stemma=Stemma Cardinalizzio dei Colonna.PNG
|motto=
|titolocard=
|ruoliattuali=
|ruoliricoperti=
|nato=16 agosto [[1724]], [[Roma]]
|diacordinato=9 marzo [[1760]]
|ordinato=
|ordinato=1º febbraio [[1761]]
|consacrato=
|nomarcivescovo=19 aprile [[1762]] da [[papa Clemente XIII]]
|arcconsacrato=
|arcconsacrato=25 aprile [[1762]] da [[papa Clemente XIII]]
|patrconsacrato=
|arcelevato=
|patrelevato=
|creato=24 settembre [[1759]] da [[papa Clemente XIII]]
|pubblicato=
|deceduto=4 dicembre [[1793]], [[Roma]]
}}
Line 33 ⟶ 28:
 
== Biografia ==
Marcantonio Colonna nacque il 16 agosto [[1724]] a [[Roma]], quartogenito dei quindici figli di Fabrizio Colonna, principe di Paliano, gran conestabile del [[Regno di Napoli]], e di Caterina Zefirina Salviati. Suoi fratelli e sorelle erano Maria Vittoria, Filippo, Lorenzo, Pietro Pamfilio, Francesco Giuseppe, Giovanni Battista, Maria Isabella, Pamfilio, Maria Felicita, Maria Teresa, Lucrezia, Agata, Federico e Chiara. Suo prozio era il cardinale [[Carlo Colonna]], e suo fratellastro il cardinale [[Pietro Colonna Pamphili]]. Egli era inoltre cugino del cardinale [[Scipione Borghese (1734-1782)|Scipione Borghese]], a coronamento di una dinastia come quella dei Colonna che da secoli vantava cardinali in Santa Romana Chiesa.
 
Il 22 settembre 1745 egli ottenne i dottorati ''in utroque iure'' ed in teologia, discutendo la sua tesi alla presenza di [[papa Benedetto XIV]]; la tesi venne pubblicata a [[Roma]] in quello stesso anno.
 
Intrapresa la carriera ecclesiastica, divenne [[protonotario apostolico]] partecipante dal 30 agosto [[1744]] e referendario del [[Supremo tribunale della Segnatura apostolica|tribunale della Segnatura Apostolica]] dal 7 gennaio 1747. Abate commendatario dell'abbazia di San Paolo di [[Albano Laziale|Albano]] dal marzo del [[1747]], ebbe lo stesso ruolo nelle abbazie di San Vincenzo al Volturno, San Lazzaro di Capua e di San Pietro in Ciamprisco. Consultore della Sacra Congregazione dei Riti dall'aprile del [[1747]], nel [[1743]] era già divenuto prefetto del Sacro Palazzo Apostolico, quando suo zio Girolamo venne promosso al cardinalato.
 
Elevato al rango cardinalizio da [[papa Clemente XIII]], ottenne la nomina nel concistorioconcistoro del 24 settembre [[1759]], ricevendo la berretta cardinalizia tre giorni dopo e la diaconia di Santa Maria in Aquiro il 19 novembre di quello stesso anno. L'11 febbraio [[1760]] ricevette gli ordini minori ed il diaconato il 9 marzo del [[1760]].
 
Venne ordinato sacerdote solo il 1º febbraio [[1761]] e poté quindi optare, il 19 aprile dell'anno successivo, all'ordine dei cardinali presbiteri acquisendo il titolo di Santa Maria della Pace.
 
Eletto arcivescovo titolare di [[Arcidiocesi di Corinto|Corinto]] il 19 aprile [[1762]], il giorno successivo il pontefice lo nominò vicario generale per la città di Roma. Ottenne la consacrazione episcopale il 25 aprile [[1762]] nella [[Cappella Paolina]] del [[Palazzo del Quirinale]], per mano di [[papa Clemente XIII]] assistito dal cardinale [[Giovanni Francesco Albani (1720-1803)|Giovanni Francesco Albani]], vescovo di Sabina, e da [[Enrico Benedetto Stuart]], duca di York e vescovo di Frascati. Arciprete della basilica di Santa Maria Maggiore dal gennaio del [[1763]], in quello stesso anno divenne prefetto della Sacra Congregazione della Residenza dei vescovi. Nel [[1763]] venne nominato membro della Sacra Congregazione dei Riti, del Concilio di Trento, della Fabbrica di San Pietro, dell'Immunità Ecclesiastica, del Sant'Uffizio, delle Indulgenze e delle Sacre Reliquie. Prese parte al conclave del [[1769]] che elesse [[papa Clemente XIV]].
 
Il 20 gennaio [[1770]] venne nominato camerlengo del Sacro Collegio dei cardinali, rimanendo in carica sino al 4 marzo dell'anno successivo. Prefetto del Collegio e Seminario Romano dal novembre del [[1773]], nel [[1774]] si oppose alla chiusura dello stesso ed all'allontanamento dei gesuiti che lo dirigevano, oltre a prendere parte al conclave che elesse [[papa Pio VI]]. Il nuovo pontefice lo nominò legato a latere per l'apertura e la chiusura della Porta Santa nell'anno giubilare [[1775]] nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Divenuto prefetto della [[Congregazione dei vescovi e regolari]], divenne prefetto per la formazione spirituale al Collegio Romano. Divenuto [[cardinale protopresbitero]], optò per il titolo corrispondente di San Lorenzo in Lucina dal 25 giugno [[1784]], per poi passare all'ordine dei cardinali vescovi scegliendo la sede suburbicaria di Palestrina dal 20 settembre di quello stesso anno. In questo periodo si interessò particolarmente alla questione dei seminari diocesani, ai quali lasciò una ricca dote alla sua morte. Divenuto protettore della congregazione dei Silvestrini, dei Teatini, dei Piaristi (Scolopi), dei Benefratelli e dei Camaldolesi, si impegnò attivamente nella solidarietà verso i più poveri e i malati con importanti donazioni personali.
 
Morì a [[Roma]] il 4 dicembre [[1793]] all'età di 69 anni. La sua salma venne esposta alla pubblica venerazione nella [[Basilica dei Santi XII Apostoli|basilica dei Santi Dodici Apostoli]], ove ebbero luogo anche i funerali e la sua sepoltura, secondo quanto da lui voluto nel suo testamento.
Line 118 ⟶ 113:
</center>
 
== BibliografiaCollegamenti esterni ==
*{{Catholic-hierarchy|bishop|bcolo}}