Reginald Pole: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
integro e standardizzo
mNessun oggetto della modifica
Riga 33:
 
== Biografia ==
La sua famiglia era strettamente imparentata con quella dei [[Tudor|reali inglesi]]: suo padre, Richard Pole, era cugino di [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]], mentre sua madre, [[Margaret Pole]], contessa di [[Salisbury]], venerata come [[Beatificazione|beata]] dalla [[Chiesa cattolica]], era nipote di [[Edoardo IV d'Inghilterra|Edoardo IV]] (era figlia di suo fratello, Giorgio di Clarence) e fu governante della futura regina [[Maria I d'Inghilterra|Maria I]]<ref>William White, ''History, Gazetteer and Directory of Staffordshire, William White'', Sheffield, 1851</ref>. Fin dall'infanzia Reginald fu destinato alla vita religiosa: ricevette giovanissimo gli ordini minori e alcuni benefici ecclesiastici.
 
Si formò in [[Italia]], in particolare a [[Padova]], presso [[Chiesa di San Giovanni di Verdara|San Giovanni di Verdara]], dove soggiornò fino al [[1526]] ed ebbe modo di frequentare personaggi della levatura di [[Pietro Bembo]] e [[Gasparo Contarini]], ma anche l'agostiniano [[Pier Martire Vermigli]], protagonista italiano della corrente riformista [[cattolicesimo|cattolica]] (poi passato alla [[protestantesimo|riforma]]).
Riga 42:
 
=== Il cardinalato ===
[[Ordine sacro|Ordinato]] [[diacono]], Pole venne innalzato alla dignità cardinalizia da [[papa Paolo III]] nel [[concistoro]] del 22 dicembre [[1536]], ottenendo la [[diaconia]] dei [[Santi Nereo e Achilleo (titolo cardinalizio)|Santi Nereo e Achilleo]] (optò successivamente, nel [[1540]], per il titolo dei [[Santi Vito, Modesto e Crescenzia (diaconia)|Santi Vito e Modesto]] e poi per quello di [[Santa Maria in Cosmedin (diaconia)|Santa Maria in Cosmedin]]): il papa lo scelse anche quale membro della commissione, presieduta dalda Contarini, incaricata di tracciare le linee di una riforma della Chiesa, la quale consegnò al pontefice il documento ''[[Consilium de emendanda Ecclesia]]''<ref>Emden, Alfred Brotherston (1974), ''A biographical register of the University of Oxford, A.D. 1501 to 1540'', Oxford:, Clarendon Press, 1974. p. 453</ref>. Fu poi membro della commissione incaricata di preparare il [[Concilio ecumenico]]; incontrò a [[Nizza]] anche [[Francesco I di Francia]] e l'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]].
 
=== L'''Ecclesia Viterbiensis'' ===