Tra il [[1915]] e il [[1918]] nel quartiere periferico di Laab-Höft fu allestito un grande campo profughi, composto di baracche in legno, dove furono concentrati oltre 12. 000 profughi: [[italiani]] sudditi [[Impero austro-ungarico|asburgici]], evacuati dal [[Tirolo]] austriaco (da [[Riva del Garda]], [[Arco (Italia)|Arco]], [[Folgaria]], [[Lavarone]], dal [[Rovereto|Roveretano]] e dalla [[Valsugana]]) e, in minor numero, [[Galizia (Europa centrale)|galiziani]] di [[religione ebraicaebraismo|ebrei]]. Le condizioni di vita nel campo, aggravate dalle malattie, dalle scarse possibilità di impiego e dalla cattiva alimentazione, causarono un'elevata mortalità. Sul sito del cimitero in cui furono sepolti oltre 700 [[Provincia autonoma di Trento|trentini]] si trovano oggi una tabella esplicativa e un piccolo monumento.