Bartolomeo Cipolla: differenze tra le versioni
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|PostNazionalità = , se non uno dei maggiori dell'ultimo millennio, certamente uno dei più lungamente ripubblicati, ambasciatore della [[Serenissima Repubblica di Venezia]] nel [[XV secolo]]
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== Biografia ==
Proveniva da un'[[Cipolla (famiglia veronese)|affermata famiglia veronese]].
Protagonista dell'Umanesimo giuridico, titolare della cattedra di [[diritto civile]] nel celeberrimo [[Università degli studi di Padova|Studium Patavino]], teorico del diritto, fu autore di un trattato sull'interpretazione della legge (''De interpretatione legis extensiva'').
Il ''Tractatus sulle servitù prediali urbane e rustiche'', edito nel [[1473]]-[[1474|74]] a [[Roma]] e [[Perugia]] e ripubblicato senza soluzione di continuità fino a tutto il [[XIX secolo]] è altro esempio di sensibilità per le applicazioni pratiche del diritto.<br />▼
Scaligero di natali e fedele alla propria città d'adozione, Padova, assunse un importante ruolo nella redazione degli statuti cittadini del [[1450]]. Fu legato del Comune di Verona in diverse occasioni di fronte alle magistrature [[venezia]]ne. Insignito nel [[1470]] dei titoli di [[Cavaliere (araldica)|cavaliere]] e [[conte]] palatino, fu [[ambasciatore]] della [[Serenissima Repubblica di Venezia]] alla [[Dieta (storia)|dieta]] di [[Ratisbona]] nel [[1471]].<br />▼
▲Il ''Tractatus sulle servitù prediali urbane e rustiche'', edito nel [[1473]]-[[1474|74]] a [[Roma]] e [[Perugia]] e ripubblicato senza soluzione di continuità fino a tutto il [[XIX secolo]] è altro esempio di sensibilità per le applicazioni pratiche del diritto.
▲Scaligero di natali e fedele alla propria città d'adozione, Padova, assunse un importante ruolo nella redazione degli statuti cittadini del [[1450]]. Fu legato del Comune di Verona in diverse occasioni di fronte alle magistrature [[venezia]]ne. Insignito nel [[1470]] dei titoli di [[Cavaliere (araldica)|cavaliere]] e [[conte]] palatino, fu [[ambasciatore]] della [[Serenissima Repubblica di Venezia]] alla [[Dieta (storia)|dieta]] di [[Ratisbona]] nel [[1471]].
Testimonianza che il Cipolla si collochi come uno dei maggiori giuristi del millennio trascorso, al di là della ponderosità e del valore storico e scientifico delle sue opere, è certamente il fatto che le stesse non solo furono ripetutamente pubblicate nel corso della vita dell'autore, fatto inconsueto in epoca di passaggio dall'[[amanuense]] alla [[stampa]], ma che le stesse opere continuarono ad essere riedite per secoli, fino all'Ottocento (notevole diffusione, per le ricadute pratiche, ebbero in particolare i Tractatus).
== Opere ==
* {{cita web|url=http://books.google.fr/books?id=RQFFAAAAcAAJ&dq=caepolla&pg=PA1#v=onepage&q&f=false|titolo=''Tractatus de servitutibus tam urbanorum quam rusticorum praediorum}}
* {{cita web|url=http://books.google.fr/books?id=BxY8AAAAcAAJ&dq=caepolla&pg=PT3#v=onepage&q&f=false|titolo=''Cautelae juris}}
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== Bibliografia ==
* G. De Sandre, Dottori, Università, comune a Padova nel Quattrocento, «Quaderni per la storia dell'Università di Padova», I 1968
* K. Bukowska-Gorgoni, Eine Studie zur Arbeitsmethode der italienischen Juristen des XV. Jahrhunderts. Die Traktate von Martinus Laudensis De Dignitate und Bartholomaeus Caepolla De imperatore militum deligendo, «Ius Commune», VII 1978
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* Andrea Marchisello, Uno sguardo alla prassi del diritto comune: le Cautelæ di Bartolomeo Cipolla (ca. 1420-1475), in «Rivista trimestrale di Diritto e Procedura Civile», a. LX (2006), n. 2, pp. 545–562.
* G. Rossi (a cura di), Bartolomeo Cipolla: un giurista veronese del Quattrocento tra cattedra, foro e luoghi del potere, Padova, CEDAM, 2009
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