Parapsicologia: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Telepatia#Il metodo Ganzfeld}}
 
Gli [[esperimento Ganzfeld|esperimenti Ganzfeld]] (in [[Lingua tedesca|tedesco]] significa "intero campo") sono una tecnica usata per testare le presunte capacità [[telepatia|telepatiche]] di un soggetto. La tecnica fu sviluppata per mettere velocemente in silenzio il "rumore mentale" utilizzando una leggera copertura che nascondesse l'ambiente alla [[vista (senso)|vista]] e all'[[udito]]. L'isolamento del senso della vista è solitamente ottenuto creando una luce rossa soffusa. L'udito è invece bloccato con "rumore bianco" o suoni similari. Il soggetto inoltre è di solito seduto con la schiena reclinata in una posizione confortevole per minimizzare il senso del [[tatto]].
 
In un tipico esperimento ganzfeld, il "mittente" e il "ricevente" sono isolati<ref name=HymanGanzfeld>''The Ganzfeld Psi Experiments: A Critical Appraisal'', Ray Hyman, ''Journal of Parapsychology'' 49, 1985.</ref>. Al mittente è mostrato un video o immagini e gli viene chiesto di inviarle mentalmente al ricevente. A questi, mentre si trova nello stato "ganzfeld", viene chiesto di parlare a voce alta dei propri processi mentali, incluso le immagini, i pensieri e ciò che sente; alla fine del periodo di "invio", tipicamente lungo dai venti ai quaranta minuti, il ricevente viene tirato fuori dallo stato ganzfeld e gli vengono mostrate quattro immagini o dei video, uno solo dei quali è quello visualizzato dal mittente. Il ricevente prova quindi a indicare quella giusta utilizzando le percezioni avute durante l'isolamento. Secondo i parapsicologi Dean Radin, Charles Honorton, e Daryl Bem i risultati dell'esperimento condotti complessivamente in più di tremila sessioni da due dozzine di ricercatori nel mondo indicherebbe che l'immagine corretta è individuata più spesso di quanto ci si aspetterebbe in base al caso<ref name=Radnin97>{{Cita libro |cognome=Radin |nome=Dean |titolo=The Conscious Universe: The scientific Truth of Psychic Phenomena |editore=HarperSanFrancisco |anno=1997 |isbn=0-06-251502-0 }}</ref>. L'affermazione fatta dai parapsicologi su tali dati che sono da loro stati definiti [[Significatività|statisticamente significativi]] ha innescato un acceso dibattito sulle riviste di psicologia su come interpretare correttamente i dati<ref name=Honorton>{{Cita pubblicazione |cognome=Bem |nome=Daryl J. |coautori=Honorton, Charles |titolo=Does psi exist? Replicable evidence for an anomalous process of information transfer |rivista=Psychological Bulletin |volume=115 |numero=1 |pagine=4–18 |anno=1995 |url=http://www.dbem.ws/Does%20Psi%20Exist%3F.pdf |formato=PDF |accesso=31 luglio 2007 |doi=10.1037/0033-2909.115.1.4}}</ref>. Nel 1999, Milton e Wiseman hanno pubblicato un articolo che sottolineava la non replicabilità dei risultati di Bem e Honorton<ref>[http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100415 Ganzfeld]</ref>.