Martes foina: differenze tra le versioni

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Si tratta di una specie tendenzialmente onnivora, che si nutre di [[miele]] (risulta immune alle punture di [[Apis|ape]] e [[Vespidae|vespa]]), bacche, uova (delle quali incide il guscio coi canini per poi succhiarne fuori il contenuto), e piccoli animali: la carne, tuttavia è la componente preponderante della sua dieta.
 
Cerca il cibo principalmente al suolo , pur dimostrandosi una provetta arrampicatrice, dove si nutre di bacche, frutti, uova e nidiacei d'[[uccelli|uccello]]. Per agguantare le prede di maggiori dimensioni, come [[Phasianus colchicus|fagiani]] e [[Rattus rattus|ratti]], la faina dimostra una grande pazienza, appostandosi per ore nei luoghi in cui questi animali sogliono passare. Al passare della preda, l'animale le balza fulmineamente addosso, atterrandola e finendola con un morso alla gola.
 
Spesso l'animale procura danni alle attività umane: durante la ricerca di nidi, nidiacei e [[Microchiroptera|pipistrelli]], tende a danneggiare i tetti delle case spostando le tegole, inoltre ha la tendenza a mettere fuori uso le automobili masticandone i tubi in gomma. Quando la faina riesce ad intrufolarsi in un pollaio od in una conigliera, poi, spesso uccide un numero di animali molto maggiore del suo fabbisogno immediato di cibo: questo comportamento, riscontrato anche in altri [[Mustelidi]] (come l'[[Mustela erminea|ermellino]]) e noto come ''[[Predazione in eccesso|surplus killing]]'', ha fatto nascere la credenza popolare (peraltro errata) secondo la quale questo animale si nutrirebbe principalmente, od addirittura esclusivamente, del [[sangue]] delle proprie prede<ref>[http://www.regione.emilia-romagna.it/parchi/fauna/faina.htm Bertusi, T., T. Tosetti. 2004. "I Mammiferi dell'Emilia-Romagna"]</ref>.