William Fox Talbot: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 22:
Figlio unico di William Davenport Talbot ([[1764]], [[1800]]) e Elisabeth Theresa ([[1773]], [[1846]]), subì la perdita del padre a soli cinque mesi. La madre si risposò nel [[1804]] con Charles Feilding ([[1780]], [[1837]]). Nonostante si firmasse come ''Henry Talbot'' e non amasse venire chiamato ''Fox'', quest'ultimo è il nome che più frequentemente gli fu associato. Nel [[1821]], già brillante studente nel Trinity College di [[Cambridge]], conobbe [[John Herschel]] a [[Monaco di Baviera|Monaco]], con cui collaborò nei suoi studi sulla luce. Si laureò all'[[università di Cambridge]] come matematico. Nel [[1831]] entrò alla [[Royal Society]].
 
I primi esperimenti di Talbot nella riproduzione di immagini furono portati a termine nella primavera del [[1834]] a all'[[Lacock Abbey]] (Abbazia di [[Lacock]]), nel [[Wiltshire]]. Coprì dei fogli di carta da scrivere con una soluzione di [[sale]] comune e [[nitrato d'argento]], rendendoli sensibili alla luce. Fu sufficiente posare una foglia sulla carta ed esporla alla luce per rendere scure le zone non protette dalla luce. In questo modo ottenne un negativo della foglia. Chiamò questa tecnica ''shadowgraph'', [[Calotipia|sciadografia]].
 
A [[Ginevra]] Talbot scopri che l'immagine poteva essere stabilizzata (quindi non più ricettiva alla luce) lavando il foglio con dello [[ioduro di potassio]] oppure con una forte concentrazione di sale. Questa procedura fu chiamata ''[[fissaggio]]'', un termine proposto da [[John Herschel|Herschel]].
 
Le sue ricerche sulla luce si unirono nell'invenzione che lo rese famoso, la [[Calotipia]] oppure, derivata dal suo nome, [[Calotipia|Talbotipia]]. Si tratta di un procedimento [[fotografia|fotografico]] che permetteva la riproduzione delle immagini con il metodo negativo / positivo. Fu presentata alla Royal Society sette mesi dopo quella di [[Louis Daguerre]], il [[Dagherrotipia|dagherrotipo]]. Questo ritardo fece perdere importanza alla calotipia, anche perché il metodo utilizzato da Talbot era più laborioso di quello presentato da Daguerre, e di qualità inferiore.
 
Per le sue scoperte nel campo della fotografia ricevette nel [[1842]] la [[medaglia Rumford]] dalla [[Royal Society]]. Nel [[1844]] pubblicò il volume ''The Pencil of nature'', contenente 24 calotipi. In seguito però la calotipia guadagnò credito perché utilizzata per l'illustrazione a stampa: il negativo era inciso su lastre di rame e l'immagine riprodotta su una [[rotativa]].