Aristagora: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Biobot (discussione | contributi)
m Fix tmpl
Riga 24:
L'invasione fallì e l'alleanza con Artaferne si ruppe. Nel tentativo di salvarsi dall'irritazione dei Persiani, cominciò a progettare un piano di rivolta, con l'aiuto di [[Mileto (Asia Minore)|Mileto]] e di altre isole della [[Ionia]]. Istieo sperava che egli incominciasse la sua propria rivolta a Mileto, asserendo che i Persiani lo avrebbero sconfitto e avrebbero permesso proprio a Istineo di riappropriarsi del potere.
 
A Mileto, nel [[499 a.C.]], Aristagora aveva il supporto della maggior parte dei cittadini, fatta eccezione di individui, come lo [[storico]] [[Ecateo di Mileto|Ecateo]]. Venne stabilita una [[democrazia]]. Presto anche le altre città e le isole ionie si ribellarono a loro volta contro i Persiani, dando inizio alla [[Rivolta ioniaionica]].
 
Aristagora poi, verso il 496 a.C., viaggiò verso la terraferma della [[Grecia]] per cercare altri alleati per la rivolta. A [[Sparta]] cercò di convincere il re [[Cleomene I]], sostenendo che una invasione preventiva in Persia sarebbe stata facile da ottenere; vi erano molti personaggi benestanti, da poter saccheggiare, lungo il viaggio e la capitale dell'impero, [[Susa (Elam)|Susa]], distava "solo" tre mesi di viaggio. Cleomene respinse la sua offerta; Aristagora trovò maggiore successo ad [[Atene]] (che gli inviò circa 20 navi), perché, secondo [[Erodoto]], era più facile convincere un'assemblea di centinaia di Ateniesi piuttosto che un singolo re spartano. Aristagora chiese aiuto anche ad un'altra poleis greca: [[Eretria]], che gli inviò solo cinque navi.