Basilica di San Giuseppe Artigiano: differenze tra le versioni

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Al suo interno la chiesa presenta un impianto di tipo [[basilica]]le, ripreso probabilmente dalle vicine chiese di [[chiesa di San Domenico (L'Aquila)|San Domenico]] e [[chiesa di San Silvestro (L'Aquila)|San Silvestro]], con lo spazio suddiviso in tre navate da pilastri [[ordine corinzio|corinzi]], quattro dei quali (centrali nell'impianto e sottolineati da un arco trionfale all'ingresso) sembrano sorreggere una [[cupola]], in realtà assai modesta<ref name=Antonini106>{{Cita|Orlando Antonini||Antonini, 2010}}, pag.106</ref>. Altre due cupolette in mattoni sono poste in corrispondenza delle navate laterali. La chiesa ha una lunghezza e una larghezza rispettivamente di 28 e 21 metri, per un'altezza di circa 18 metri<ref name="Arkos"/>.
 
Di particolare importanza è il monumento dedicato a [[Pietro Lalle Camponeschi]], realizzato nel [[1432]] da Gualtiero de Alemania in stile [[tardo gotico]] e formato da un'arca posta su due colonnine tortili a loro volta appoggiate su due leoni e recante in altorilievo l<nowiki>'</nowiki>''Incoronazione di Maria con gli Apostoli''<ref name="Brochure"/>, dichiarato [[Monumenti nazionali italiani|monumento nazionale]].<ref>{{cita libro |url=https://archive.org/details/elencodegliedifi00ital |editore=Ministero della Pubblica Istruzione |titolo=Elenco degli edifizi Monumentali in Italia |città=Roma |anno=1902 |accesso=27 maggio 2016}}</ref>.
 
Le navate laterali sono caratterizzate da otto ancone marmoree (quattro per lato), sei delle quali poste sui fianchi della chiesa e le due rimanenti in corrispondenza degli absidi laterali. Tali ancone furono realizzate nell'ultima ricostruzione di San Biagio, successiva al [[terremoto dell'Aquila del 1703|terremoto del 1703]], e fino al 2009 si presentavano vuote e abbandonate. Nell'ambito dei lavori per la ricostruzione, l'adeguamento sismico e il restauro dell'edificio, svolti tra il [[2011]] e il [[2012]], l'[[Arcidiocesi dell'Aquila]] ha deciso di valorizzarle, commissionando un nuovo ciclo pittorico all'artista pugliese [[Giovanni Gasparro]]<ref>{{Cita news|autore=Enzo Garofalo|url=http://www.cannibali.it/leggi.php?n=1&i=982&c=1|titolo=E’ del pugliese Giovanni Gasparro il ciclo di dipinti per la chiesa aquilana di S. Biagio d’Amiternum. Presentata da Sgarbi l’anteprima.|pubblicazione=Cannibali|giorno=25|mese=aprile|anno=2012|accesso=25 luglio 2012|cid=}}</ref>, che ha decorato le navate laterali con 18 dipinti raffiguranti i principali santi della tradizione aquilana, tra cui [[Massimo d'Aveia]] e [[Vittorino di Amiterno]]<ref>{{Cita news|autore=Antonio Loconte|url=http://bari.ilquotidianoitaliano.it/attualita/2012/04/news/esclusiva-de-il-quotidiano-italiano-laquila-rinasce-la-chiesa-di-san-biagio-damiternum-per-mano-di-un-pittore-barese-9118.html/|titolo=L’Aquila, rinasce la chiesa di San Biagio D’Amiternum per mano di un pittore barese|pubblicazione=Il Quotidiano Italiano|giorno=13|mese=aprile|anno=2012|accesso=25 luglio 2012|cid=}}</ref>. Lo stesso autore ha inoltre realizzato i due taleri che decorano la zona absidale.
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[[Categoria:Chiese dedicate a san Giuseppe|L'Aquila]]
[[Categoria:Basiliche dell'Aquila|Giuseppe Artigiano]]
[[Categoria:Monumenti nazionali della provincia dell'Aquila]]