Ars nova: differenze tra le versioni
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Nella [[storia della musica]], l''''''ars nova''''' ([[Lingua latina|latino]] per ''arte nuova'') è quel periodo convenzionale della [[musica medievale]] [[XIV secolo|trecentesca]] caratterizzato da un sistema di notazione ritmico-musicale nuovo rispetto a quello dei secoli precedenti.
Lo studioso tedesco [[Hugo Riemann]] utilizzò il termine ''
In contrapposizione al termine
==Ars
La fioritura musicale avvenuta in Italia (in particolare nelle corti di [[Verona]], [[Milano]] e nella [[Firenze]] comunale) nella seconda metà del [[Trecento]] viene chiamata Ars Nova per le analogie con la musica d'oltralpe, anche se manca nel passato italiano una corrispondente "ars antiqua". Nel caso italiano, l'
Verso il [[1377]] l'
==Il cambiamento della notazione musicale==
Philippe de Vitry nel suo citato
* Viene aggiunta la ''[[Massima (musica)|maxima]]'' come valore superiore alla ''[[lunga (musica)|longa]]''; poi, come valori inferiori, la ''[[semibrevis]]'' e la ''[[minima]]'';
* La ''brevis'' diventa l'unità di misura di una pulsazione musicale;
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* Si cominciano a porre all'inizio del brano le chiavi e i modi;
==Composizioni e compositori dell'
Il più grande teorico dell'
Il più grande musicista francese fu invece [[Guillaume de Machaut]]. Egli compose la ''[[Messa]] di [[Cattedrale di Notre-Dame|Notre-Dame]]'' (la prima composta integramente da un unico autore).
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* il ''[[canone cancrizzante]]'' (o ''retrogrado'') in cui una voce canta la melodia dell'altra voce partendo dalla fine (all'indietro): l'esempio più famoso il brano "La mia fine è il mio inizio e il mio inizio è la mia fine" di Machaut.
==Forme e composizioni dell'
Rispetto all'
* [[mottetto]]: questa forma non ebbe gran diffusione. Si ricordano tre mottetti scritti da [[Marchetto da Padova]], uno di [[Jacopo da Bologna]] e altri frammenti di mottetti composti in onore di dogi veneziani.
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* [[Ballata (musica)|ballata]]: è una forme fixe monodica destinata ad accompagnare danze collettive; per questo ogni stanza (''strofa'') viene divisa in due piedi (o ''mutazioni''), intonati su uno stesso motivo. Il maggior esponente di questo genere fu [[Francesco Landini]] di [[Firenze]].
==Strumenti musicali durante l'
I manoscritti musicali dell'epoca non riportano alcuna indicazione degli strumenti da usare. Le fonti letterarie, le opere teoriche e soprattutto l'iconografia (miniature, dipinti e sculture) del XIV secolo attestano una larga diffusione dei seguenti strumenti:
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