Louise Bourgeois: differenze tra le versioni

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La sua popolarità aumentò con la partecipazione alla [[documenta]] nel [[1983]] ed alla [[Biennale di Venezia]] nel [[1993]]. Negli anni più maturi, l'artista si occupa in maniera approfondita di temi come la sessualità, la famiglia e la solitudine, rappresentando immagini trasfigurate del [[pene|membro maschile]] nelle sue installazioni e celebrando il concetto di [[madre|maternità]] con enormi [[Scultura|sculture]] filigrane a forma di ragno; si tratta di opere di carattere [[sogno|onirico]] spesso ripetute per essere poi installate in diverse città, dell'altezza di una decina di metri.
 
La [[Tate Modern]] di [[Londra]] le ha dedicato un'ampia retrospettiva in occasione del suo novantacinquesimo compleanno ([[2007]]), destinata a continuare in diverse sedi di prestigio tra cui il [[Centro Georges Pompidou|Centre Pompidou]]<ref>{{en}} {{fr}}Marie-Laure Bernadac, [[Élisabeth Lebovici]] e Frances Morris, ''Louise Bourgeois'', éditions de la Tate Publishing (ISBN  978-1854376879), 2007, e in collaborazione con Jonas Storsve, Centre Pompidou, 2008, (ISBN  978-2844263551).</ref>. Al pian terreno della Mori Tower, nel quartiere di [[Roppongi Hills]] a [[Tokyo]], è possibile ammirare e toccare una delle sue celebri sculture a forma di ragno gigante. Dal 5 maggio al 19 settembre 2010 è stata aperta al pubblico una retrospettiva a [[Venezia]] a cura di [[Germano Celant]], presso la [[Fondazione Emilio e Annabianca Vedova]], che presenta la produzione quasi sconosciuta di opere realizzate in stoffa.
 
È scomparsa nel [[2010]] a [[New York]] all'età di 98 anni.<ref>[http://atcasa.corriere.it/News/Tendenze/Se-ne-parla/2010/22/louise-bourgeois.shtml Notizia della morte sul Corriere della Sera]</ref>