Opel Astra F: differenze tra le versioni
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=== Debutto ed evoluzione ===
Al suo debutto, nel settembre del 1991, l'Astra F era disponibile come [[berlina]] a due volumi e a tre o cinque porte. L'aspetto della vettura, ad una rapida occhiata, ricordava quello della precedente Kadett E, della quale sembrava in effetti una versione interessata da un marcato restyling. Questo per non rivoluzionare e stravolgere del tutto le linee di una vettura come la Kadett E, che ha riscosso un buon successo di vendite. Le motorizzazioni erano comprese tra il 1.4 [[Opel OHC Four#Versione da 1.4 litri|C14NZ]] da 60
Tutte queste motorizzazioni erano in genere accoppiate ad un [[cambio (meccanica)|cambio]] manuale a 5 marce, ma su alcune versioni si poteva avere a richiesta un [[cambio automatico]] a 4 rapporti.
Nel [[1992]], la gamma si arricchì con il lancio della versione [[station wagon]], alla quale fece seguito subito dopo la versione [[furgone|furgonata]], dotata di sole tre porte anziché cinque, e dei soli sedili anteriori, e a maggio si aggiunse la
Nel [[1994]], parte della gamma fu interessata da alcuni aggiornamenti meccanici. Sempre nello stesso anno vi fu un restyling visibile solo in alcuni dettagli, come per esempio nella mascherina anteriore, negli specchietti retrovisori esterni e nelle plastiche dei fari posteriori. Il restyling fu anche l'occasione per una rinfrescata alla gamma motori, che vide l'arrivo di nuove unità bialbero da 1.6 ed 1.8 litri e alle [[sospensione (meccanica)|sospensioni]], che usufruirono di nuovi [[ammortizzatore|ammortizzatori]] a gas in luogo di quelli oleopneumatici.
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==== Berlina a due volumi ====
[[File:Opel Astra F rear 20081229.jpg|thumb|left|Vista posteriore di un'Astra F berlina a due volumi e a 5 porte]]
L'Astra F, come già detto, ha debuttato inizialmente come berlina a due volumi, sia a 5 che a 3 porte. La gamma motori in fase di debutto comprendeva il modesto 1.4 monoalbero da 60
La versione di punta da 150 CV era riservata unicamente alla versione '''2.0 16v GSi''', una vettura in grado di sfoderare prestazioni entusiasmanti, e che divenne uno dei modelli preferiti dai giovani appassionati. Sue caratteristiche distintive erano i cerchi maggiorati dal disegno più aggressivo ed il frontale dalla calandra ridisegnata. La sigla ''GSi'' era prevista anche per altre due versioni e motorizzazioni particolari, l'una dotata del 2 litri monoalbero(115cv), l'altra del 1.8 bialbero(125) che sostituì, dal 1994, il 2.0
Nel 1992, vi fu un aggiornamento che portò al lancio di un 1.6 più grintoso, della potenza di 100 CV, in affiancamento all'unità da 75
[[File:Opel Astra F - 01.JPG|thumb|Vista frontale di un'Astra F con il frontale ridisegnato dopo il restyling del settembre 1994]]
Si arrivò così al mese di settembre del 1994, il momento del restyling. Oltre ai già citati aggiornamenti estetici volti a mantenere fresco ed attuale il ''look'' della berlina tedesca, vi furono anche degli aggiornamenti motoristici: il 1.6 monoalbero da 100 CV venne sostituito da un bialbero di pari [[cilindrata]] e [[potenza (fisica)|potenza]], ma con una migliore erogazione di [[coppia motrice]]. Nella stessa occasione, il 1.8 bialbero da 125 CV venne sostituito dal 1.8, il [[GM Family II#Versione da 1.8 litri|X18XE]], depotenziato a 115
Novità anche sul fronte diesel, che vide la versione aspirata uscire dai listini per essere rimpiazzata da una versione sovralimentata con [[turbocompressore]] a bassa pressione, così da ottenere una potenza massima di 68 CV. Tale versione si affiancò a quella da 82 CV.
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;Campionato Italiano Velocità Turismo:
<ul><li>1992 – "Toby" (Opel Astra GSi 16V) – classe N4</li>
<li>1993
<li>1998 – "Toby" (Opel Corsa GSi 16V) – classe N7</li>
<li>1998 – Stefania Grassetto (Opel Corsa GSi 16V) – femminile</li></ul>
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