Diritti umani negli Stati Uniti d'America: differenze tra le versioni

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La libertà di espressione è preservata dal 1° emendamento, ed è uno dei diritti più garantiti negli Stati Uniti. In passato molti simpatizzanti dell'[[URSS]] o intellettuali socialisti e dissidenti come [[Noam Chomsky]] affermarono e sostengono che la vera libertà di stampa e pensiero in USA fosse negata, poiché messa a repentaglio dalle presunte menzogne propugnate da lobby o ricchissimi magnati della comunicazione, della finanza e dell'industria come [[William Randolph Hearst]], [[John D. Rockefeller]] o il candidato presidenziale e miliardario [[Donald Trump]], mentre la libertà di pensiero fosse negata dallo Smith Act che rendeva illegale il [[Partito Comunista degli Stati Uniti d'America]]; spesso si è accusato il [[consumismo]] di aver introdotto un sottile totalitarismo, come affermato da [[Herbert Marcuse]]. Quindi si è accusato questi gruppi di pressione di manipolare la coscienza della maggior parte dell'[[opinione pubblica]] pur formalmente libera di esprimersi.
 
Alcuni gruppi e personalità hanno lamentato in passato casi di censura e persecuzione politica, specialmente ai danni di militanti della sinistra, come nel periodo del [[maccartismo]]. Durante quest'epoca storica i simpatizzanti del [[socialismo]] e del [[comunismo]] (o sospetti tali) vennero perseguiti come nemici dello Stato (come i [[Caso Rosenberg|coniugi Rosenberg]], militanti comunisti di origine ebraica, condannati a morte sulla sedia elettrica per presunto spionaggio a favore dell'[[Unione Sovietica]] nel 1953, benché ci fossero moltissimi dubbi) dalla [[Commissione per le attività antiamericane]], e il [[Partito Comunista degli Stati Uniti d'America]] venne messo al bando per molto tempo; in anni successivi la sua leader [[Angela Davis]] rimase a lungo in carcere per una falsa accusa di omicidio, cosa accaduta anche a molti leader del movimento delle [[Pantere Nere]]. Si ricordano anche, come violazione della libertà di espressione, i casi di [[Wilhelm Reich]] e dei [[Chicago Seven]].

Molti avvocati, come ad esempio [[Alan Dershowitz]] e [[William Kunstler]], sono stati impegnati in cause per la libertà d'espressione culturale e politica, messa a rischio da leggi e provvedimenti considerati incostituzionali.
 
Alcune categorie, come i militari, hanno tuttora limitazioni alla loro libertà di parola e di espressione per cause di sicurezza nazionale, come ha dimostrato il caso di [[Chelsea Manning|Bradley Manning]], un ex militare accusato di spionaggio per aver rivelato segreti di stato, rivelando anche immagini e testimonianze di massacri compiuti da soldati americani in Afghanistan e Iraq, al sito Wikileaks fondato da [[Julian Assange]].