Della Corgna: differenze tra le versioni

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[[File:Territorio di Perugia e Marchesato di Castiglione del Lago, Ignazio Danti 1584.jpg|thumb|left|Carta del [[marchesato di Castiglione del Lago]] ([[Ignazio Danti]], 1584)]]
 
[[File:Castiglione del Lago Palazzo Ducale dei Della Corgna.jpg|miniatura|[[Palazzo_della_Corgna]]<nowiki/>a [[Castiglione del Lago]]]]
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File:Castiglione del Lago Palazzo Ducale dei Della Corgna.jpg|miniatura|[[Palazzo_della_Corgna]]<nowiki/>a [[Castiglione del Lago]]]]
 
Corniolo, figlio di Francesco di Berardo, scrisse, tra il [[1410]] e il [[1416]], ''Divina Villa'', avente per contenuto temi e problemi di agricoltura, testo utilizzato fino al Settecento dal letterato Giovanni Battista Boccolini: un suo nipote fu il giurista Pier Filippo della Corgna.<ref>{{cita|Della Corgna Corniolo|p. 14.|Della Corgna Corniolo}}</ref>
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I della Corgna, imparentati con i [[Baglioni (famiglia)|Baglioni]] e con gli [[Degli Oddi (famiglia)|Oddi]], in seguito con i [[Colonna (famiglia)|Colonna]] e con gli [[contea di Santa Fiora|Sforza di Santa Fiora]], ebbero a [[Perugia]] un ruolo socio-economico privilegiato (fin dal [[1333]] erano iscritti nel ''Libro rosso'', per la ''porta Santa Susanna'')<ref>{{cita|Della Corgna Corniolo|p. 11.|Della Corgna Corniolo}}</ref>, similmente agli [[Ansidei]], ai [[Crispolti]] e altri, ma il loro prestigio aumentò col matrimonio di "Francia" della Corgna con Giacoma [[Ciocchi del Monte (famiglia)|Ciocchi del Monte]] ([[1492]] circa-[[1560]]), originaria di [[Monte San Savino]] e sorella minore del [[cardinale]] Giovanni Maria, poi [[papa Giulio III]] ([[1550]]-[[1555]]). Da questa unione nacquero tre figli: [[Ascanio della Corgna|Ascanio]] (31 luglio [[1514]]), che fu il primo [[marchese]], [[Fulvio Giulio della Corgna|Fulvio]], (19 novembre [[1517]]) e Laura, il cui primogenito [[Diomede della Corgna|Diomede della Penna]] continuerà la stirpe per altre sole due generazioni.<ref>{{cita|Battaglini|p. 40.|Battaglini}}</ref>
 
Il pontefice,<ref>{{cita|Festuccia|p. 11.|Festuccia}}</ref> nel [[1550]], aveva assegnato per nove anni a Giacoma il territorio di [[Castiglione del Lago|Castiglione]] e del [[Poste del Chiugi|Chiugi]], come garanzia di un prestito da lei fatto alla [[Camera Apostolica]]: la signora delegò l'amministrazione ai figli [[Ascanio della Corgna|Ascanio]] e [[Fulvio Giulio della Corgna|Fulvio]] che sarebbero stati nominati [[marchese|marchesi]] alla scadenza della concessione. Il [[papa Pio IV]], il 19 novembre [[1563]], conferirà ai due fratelli della Corgna il rango [[marchese|marchionale]] che, 54 anni dopo, diventerà [[duca]]le.
 
I discendenti di Giacoma e di Francia della Corgna svolgeranno una funzione importante nel territorio del [[Trasimeno]] e saranno, infatti, [[Marchesato di Castiglione del Lago|marchesi di Castiglione del Lago]] e del [[Poste del Chiugi|Chiugi]] ([[Città della Pieve|Castel della Pieve]] poi si separerà). I della Corgna sono sempre ricordati col titolo [[duca]]leducale: in realtà l'unico [[duca]] fu l'ultimo della famiglia [[Fulvio Alessandro della Corgna|Fulvio II Alessandro]] che ricevette l'investitura nel [[1617]] dal [[papa Paolo V]], pur rimanendo invariata la superficie del feudo.<ref>{{cita|Donati-Guerrieri|p. 265.|Donati-Guerrieri}}</ref><br />Il duca Fulvio ebbe solo una figlia dalla prima consorte (Fulvio ''junior'', nato dalla seconda, morì a 5 mesi a [[Firenze]]), Francesca della Corgna, sposa del [[Cortona|cortonese]] Onofrio [[Vagnucci]], e da loro derivò la presente omonima famiglia, unica a poter vantare una consanguineità con la stirpe di [[Ascanio della Corgna|Ascanio I]].
 
I fratelli minori di Fulvio, Federico e Giuseppe, intrapresero la carriera ecclesiastica; Fabio, pittore dilettante, non lasciò prole; Giuseppe, vescovo di [[Squillace]], poi di [[Orvieto]], fu l'ultimo<ref>{{cita|Donati-Guerrieri|p. 240.|Donati-Guerrieri}}</ref> rappresentante maschile dei della Penna-Corgna, deceduto nel [[1676]].
 
Il ramo collaterale dei [[Arcipreti della Penna|della Penna]], detto ''di Mongiovino'' (dal nome del [[Santuario della Madonna di Mongiovino|santuario della Madonna]], presso [[Panicale]], dove sono sepolti), continuò, invece, nella discendenza per altri decenni, ma loro erano i congiunti di Ercole, genitore del [[marchese]] [[Diomede della Corgna|Diomede]], e non consanguinei dei della Corgna, ormai estinti.<ref>{{cita|Irace|p. 265.|Irace}}</ref>
 
Le residenze dei marchesi, oltre al [[Palazzo della Corgna|palazzo di Castiglione del Lago]], erano le seguenti: il [[Palazzo della Corgna (Città della Pieve)|palazzo della Corgna]] a [[Città della Pieve|Castel della Pieve]], il [[castello di Bastia Corgna]], il palazzo del Ducaduca a [[Perugia]], il [[Palazzo della Corgna (Corciano)|palazzo della Corgna]] a [[Corciano]] (ora sede del Municipio), la [[Villa del Colle del Cardinale (Perugia)|villa del Colle del Cardinale]] (nei dintorni di [[Perugia]]), il casino di caccia a [[Gioiella]], la [[Abbazia dei Sette Frati|palazzina di caccia]] a [[Pietrafitta (Piegaro)|Pietrafitta]]. Gli abitanti del territorio [[Perugia|perugino]] si riferivano al borgo corgnesco con il nome di ''Castiglione del ducato''.
 
Dalla lettura degli affreschi nella ''sala dell'investitura'' del [[Palazzo della Corgna|palazzo ducale]] è possibile affermare che il [[feudo]] [[Stato Pontificio|pontificio]] corgnesco disponesse di un [[vessillo]] personale, caratterizzato "''da fasce orizzontali bianche e rosso-ruggine''". Dopo l'estinzione del ducato e della casata, i della Corgna caddero storicamente ''nell'oblio'' per secoli, l'archivio di famiglia fu disperso e perfino Ascanio I venne dimenticato: l'atteggiamento di [[Fulvio Alessandro della Corgna|Fulvio Alessandro]] nei confronti del Papa rappresentò il motivo fondamentale di tale situazione.<ref>{{cita|Donati-Guerrieri|pp. 225-226.|Donati-Guerrieri}}</ref>
 
== Marchesi di Castiglione del Lago<ref>{{cita|Donati-Guerrieri|p. 248.|Donati-Guerrieri}}</ref> ==
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File:Giovanna Baglioni, moglie di Ascanio I della Corgna.jpg|Giovanna [[Baglioni (famiglia)|Baglioni]], prima [[Marchesato di Castiglione del Lago|marchesa]], moglie di [[Ascanio della Corgna|Ascanio I]]
File:Porzia colonna-della corgna.jpg|Porzia [[Colonna (famiglia)|Colonna]]<br />[[Marchesato di Castiglione del Lago|marchesa]] (+1583)<br />(moglie di Diomede)
File:Teresa dudley-della corgna.jpg|Teresa [[Duca di Northumberland|Dudley]]<br />ultima [[Marchesato di Castiglione del Lago|duchessa]] (+1698)<br />(seconda consorte di [[Fulvio Alessandro della Corgna|Fulvio II Alessandro]])
File:Scipione Tolomei, autore anti-Machiavelli.jpg|[[Scipione Tolomei]]<br />([[1553]]-[[1630]])<br />segretario di corte
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Ercole, figlio di Fabio della Penna, apparteneva ad un antico casato tedesco, discendente da Arciprete della Penna, vissuto nella prima metà del XIII secolo e illustre fin dall'epoca dell'imperatore [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]]: Presbiterio si trasferì a [[Gubbio]] e fu padre di Berno e avo di Orso che, in seguito alla lotta delle fazioni, preferì stabilirsi a [[Perugia]]. Lo stemma dei [[Arcipreti della Penna|della Penna]] era caratterizzato da una penna argentea di struzzo in campo rosso.<ref>{{cita|Donati-Guerrieri|p. 227.|Donati-Guerrieri}}</ref>
[[File:Coa fam ITA arcipreti della penna crispolti.jpg|thumb|L'emblema dei [[Arcipreti della Penna|della Penna]]]]
Gli [[Arcipreti della Penna]], fin dal [[1333]], erano iscritti al ''Libro Rosso'' della nobiltà [[Perugia|perugina]]. Il pronipote di Arciprete, Agamennone (+1441), ricevette nel [[1433]] dall'imperatore [[Sigismondo di Lussemburgo]] il cavalierato e fu feudatario del castello della Penna ([[Amelia (Italia)|Amelia]]).<ref>{{cita|Donati-Guerrieri|p. 296.|Donati-Guerrieri}}</ref>
 
[[Diomede della Corgna|Diomede]] ([[1547]]-[[1596]]) assunse il cognome e il blasone dei della Corgna e fu [[marchese]] di [[Castiglione del Lago]] dal [[1571]] alla morte, per 25 anni. Nel [[1592]] [[Clemente VIII]] gli conferì il grado di generale delle armate pontificie in [[Avignone]].
 
Amante delle arti, fece decorare le sale del [[Palazzo della Corgna|palazzo di Castiglione]] al [[Niccolò Circignani|Pomarancio]], a [[Salvio Savini]] e altri per celebrare la vita e le gesta dello zio [[Ascanio della Corgna|Ascanio]]. Il [[marchese]] stipulò nel [[1574]] il contratto con il [[Niccolò Circignani|Pomarancio]] per l'esecuzione degli affreschi, dei quali diventerà famoso quello raffigurante il duello tra [[Ascanio della Corgna]] e il nobile fiorentino Giovanni Taddei.<ref>{{cita|Longhi|p. 24.|Longhi}}</ref> Commissionò, inoltre, a [[Galeazzo Alessi]] la costruzione in [[Perugia]] del palazzo del Ducaduca, per i suoi soggiorni in città. Completò gli Statuti decretati nel [[1571]].<ref>{{cita|Festuccia|p. 23.|Festuccia}}</ref>
 
Il [[marchese]], coniugato con [[Colonna (famiglia)|Porzia Colonna-Zagarolo]], morì nel [[1596]] e fu sepolto nella tomba di famiglia in [[Chiesa di San Francesco al Prato|San Francesco al Prato]] a [[Perugia]].
 
=== Ascanio II ===