Pietro Paolo Bonzi: differenze tra le versioni

Tra il [[1620]] e il [[1624]] operò nella galleria di palazzo Mattei assieme al [[Tassi]] e a [[Pietro da Cortona]], eseguendo 'bizzarrie' con festoni di frutta.<ref name = Trec>{{DBI|nomeurl=bonsi-pietro-paolo-detto-il-gobbo-dei-carracci|accesso=2 agosto 2015}}</ref>

 

 

Le opere di Bonzi sono presenti nell'inventario di [[Vincenzo Giustiniani (marchese)|Giustiniani]] e del principe [[Lorenzo Onofrio I Colonna|Lorenzo Onofrio Colonna]].

I suoi temi più ricorrenti risultarono le [[natura morta|nature morte]] con frutta, come ''La verduriera'' di casa Palencia a [[Madrid]] e quelle nella collezione Wetzlar di Cannero e Lorenzelli di [[Bergamo]], firmate 'Pietro Paolo da Cortona'.

 

 

È da notare come alcune opere attribuite in un primo tempo a Bonzi, furono successivamente assegnate al Salini.<ref name=Muse>''Le Muse'', De Agostini, Novara, 1965, vol. 5 p. 309</ref>

 

 

Le nature morte del Bonzi, diversamente dal salini, non subirono l'influenza [[Caravaggio|caravaggesca]], ma evidenziarono caratteristiche accademiche [[manierismo|manieristiche]], basate su un'illuminazione concorde sui singoli frutti e non di sintesi, rafforzata da un gusto del vero e da una certa compostezza.<ref name = Muse />