Mai così tanti dovettero così tanto a così pochi: differenze tra le versioni

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Una versione del titolo del discorso appare nella canzone di [[Benjamin Clementine]] ''Winston Churchill`s Boy''.
 
==Estratti==
{{Citazione|Molto più di un quarto di un anno è passato da quando il nuovo governo è salito al potere in questo paese. Che cataratta di disastri si è riversata su di noi da allora! [...] Nel frattempo, abbiamo non solo fortificato il nostro cuore ma la nostra Isola. Abbiamo riarmato e ricostruito le nostre armate in un grado che sarebbe stato considerato impossibile pochi mesi fa. [...] L'intera isola resiste contro gli invasori, dal mare o dal cielo. [...] La nostra armata più forte in patria, la più grande deve essere la spedizione d'invasione, e maggiore sarà la spedizione d'invasione, meno difficile sarà il compito della Marina nel rilevare il suo raduno e nell'intercettarla e distruggerla nel passaggio; e maggiore sarebbe anche la difficoltà di alimentazione e rifornimento degli invasori se mai sbarcassero. [...] La nostra marina è molto più forte di quanto non fosse all'inizio della guerra. Il grande flusso di nuovi set di costruzione issati allo scoppio della guerra ora sta cominciando ad arrivare.}}
 
{{Citazione|Perché dico tutto questo? Certamente non per vantarmi; certamente non per dare la minima espressione di compiacimento. I pericoli che abbiamo di fronte sono ancora enormi, ma lo sono anche i nostri vantaggi e le nostre risorse. Racconto loro, perché le persone hanno il diritto di sapere che ci sono solide basi per la fiducia che sentiamo, e che abbiamo buone ragioni per credere di essere capaci, come ho detto in un'ora molto buia due mesi fa, di continuare la guerra "se necessario da soli, se necessario per anni".}}
 
{{Citazione|La grande battaglia aerea che è stata in corso su quest'isola nelle ultime settimane ha raggiunto recentemente un'alta intensità. È troppo presto per tentare di assegnare limiti sia per le sue dimensioni che per la sua durata. Dobbiamo certamente aspettarci che saranno fatti dal nemico maggiori sforzi di qualsiasi sforzo finora messo avanti. [...] È chiaro piuttosto che Herr Hitler non possa ammettere la sconfitta nel suo attacco aereo alla Gran Bretagna senza subire lesioni più gravi. Se dopo tutte le sue vanterie, le sue minacce raccapriccianti e i suoi luridi conti strombazzati in tutto il mondo dei danni che ha inflitto, del gran numero di nostri aerei che ha abbattuto, così dice, con così poche perdite sue, [...] se dopo tutto ciò tutti i suoi attacchi aerei saranno costretti dopo un po' ad esaurirsi docilmente, la reputazione del Fuhrer per veridicità della dichiarazione potrebbe essere seriamente inficiata. Possiamo essere sicuri, quindi, che continuerà finché avrà la forza di farlo. [...]}}
 
{{Citazione|[...] Si deve anche ricordare che tutte le macchine e tutti i piloti nemici che sono stati abbattuti sopra la nostra isola, od oltre i mari che la circondano, sono o distrutti o catturati; mentre una parte considerevole delle nostre macchine, e anche dei nostri piloti, sono salvi, e presto in molti casi entreranno nuovamente in azione. [...] Noi crediamo che saremo in grado di continuare la lotta aerea a tempo indeterminato e fino a quando piacerà al nemico, e più tempo passerà più rapido sarà il nostro approccio, prima verso quella parità, e poi in quella superiorità, nel cielo in cui in larga misura dipende la decisione della guerra.}}
 
{{Citazione|La gratitudine di ogni casa nella nostra Isola, nel nostro impero, e in effetti in tutto il mondo, tranne che nelle dimore del colpevole, va agli aviatori britannici che, imperterriti dalle probabilità, instancabili nella loro costante sfida e nel pericolo mortale, stanno rivolgendo la marea della guerra mondiale con la loro abilità e la loro devozione. '''''Mai, nel campo del conflitto umano, tanto fu dovuto da tanti a così pochi.''''' Tutti i cuori vanno ai piloti da caccia, le cui azioni brillanti vediamo con i nostri occhi, giorno dopo giorno, ma non dobbiamo mai dimenticare che per tutto il tempo, notte dopo notte, mese dopo mese, le nostre squadriglie di bombardieri viaggiano lontano in Germania, trovano i loro obiettivi nel buio con la più alta abilità di navigazione, puntano i loro attacchi, spesso sotto il fuoco pesante, spesso con gravi perdite, con deliberata, attenta discriminazione, e infliggono colpi sconvolgenti su tutta la struttura tecnica e la produzione di guerra della potenza nazista. Su nessuna parte della Royal Air Force il peso della guerra cade più pesantemente rispetto ai bombardieri leggeri che giocheranno un ruolo prezioso nel caso d'invasione e il cui zelo inflessibile è reso necessario nel frattempo in numerose occasioni per frenarla [...]}}
 
{{Citazione|Un buon numero di persone mi hanno scritto per chiedermi di fare in questa occasione una dichiarazione più completa dei nostri obiettivi di guerra, e del tipo di pace che vogliamo fare dopo la guerra, che sono contenuti nella considerevole dichiarazione che è stata fatta in anticipo in autunno. [...] Io non credo che sarebbe saggio in questo momento, mentre infuria la battaglia e la guerra è ancora forse solo nella sua fase primaria, intraprendere speculazioni elaborate sulla configurazione futura che dovrebbe essere data in Europa. [...] Ma prima di poter intraprendere il compito di ricostruire non dobbiamo solo essere convinti noi stessi, ma dobbiamo convincere tutti gli altri paesi che la tirannia nazista sta per essere finalmente spezzata. Il diritto di guidare il corso della storia del mondo è il premio più nobile della vittoria. Stiamo ancora lavorando duramente sulla collina; non abbiamo ancora raggiunto la sua cima; non siamo in grado di esaminare il paesaggio o anche immaginare quale sarà la sua condizione quando arriverà quella sospirata mattina. Il compito che ci attende è subito in una sola volta più pratico, più semplice e più severo. [...] Per il resto, dobbiamo ottenere la vittoria. Questo è il nostro compito.}}
 
{{Citazione|[...] Qualche mese fa siamo giunti alla conclusione che gli interessi degli Stati Uniti e dell'Impero britannico richiedano che gli Stati membri debbano disporre di strutture per la difesa navale ed aerea dell'emisfero occidentale contro l'attacco della potenza nazista. [...] Abbiamo quindi deciso spontaneamente, e senza aver chiesto od offerto alcun incentivo, di informare il governo degli Stati Uniti che saremmo lieti di mettere queste strutture di difesa a loro disposizione per l'affitto di siti idonei nei nostri possedimenti transatlantici per la loro maggiore sicurezza contro i pericoli non misurati del futuro. [...] Il governo di sua Maestà è del tutto disposto ad accordare strutture di difesa per gli Stati Uniti sulla base di una locazione di 99 anni. [...] Indubbiamente questo processo significa che questi due grandi organizzazioni delle democrazie anglosassoni, l'Impero britannico e gli Stati Uniti, dovranno essere un po' mescolati insieme in alcuni dei loro affari di reciproco vantaggio e generali. Da parte mia, guardando al futuro, il processo non mostra alcuna perplessità. Non sarei riuscito a smettere se avessi voluto; nessuno può fermarlo. Come il Mississippi, che continua a rotolare lungo. Rotoliamo anche noi. Rotoliamo sulla piena alluvione, inesorabile, irresistibile, benigna, verso terre più ampie e giorni migliori.<ref>{{cite web |url=http://www.winstonchurchill.org/learn/speeches/speeches-of-winston-churchill/1940-finest-hour/113-the-few |title=The Few |author=Winston Churchill |date=20 August 1940 |publisher=The Churchill Centre and Museum |accessdate=2 June 2011}}</ref>}}
 
==Note==