Sofia Paleologa (Granduchessa di Mosca): differenze tra le versioni

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Insieme ai fratelli fu portata a [[Roma]] dopo la conquista della [[Morea]] da parte di [[Maometto II]] nel [[1460]]. Nell'urbe il suo nome greco Zoe fu cambiato in Sofia. Nel [[1469]] [[Papa Paolo II]] la offrì in moglie al monarca russo, nella speranza di unire ortodossi e cattolici in un'unica fede. Il [[principe di Mosca]] Ivan III, vedovo della prima moglie, sposò la non attraente Sofia nella [[Cattedrale della Dormizione (Mosca)|Cattedrale della Dormizione]] del [[Cremlino di Mosca|Cremlino]] il 12 novembre [[1472]]. Il Cardinale [[Giovanni Bessarione]], inviato dal [[Papa]] a Mosca, non ebbe comunque successo nel tentativo di mutare la politica religiosa della [[Moscovia]].
 
Man mano che gli anni passavano, Sofia iniziò ad avere una grande influenza sulle decisioni dell'anziano marito. Si pensa che fosse stata la prima ad introdurre al Cremlino la magnificenza e la meticolosa etichetta delle cerimonie bizantine, evidentemente compiaciuta nel pensare che Mosca dovesse diventare la [[terza Roma]]. Poco prima della sua morte persuase il marito a cedere il trono al loro figlio primogenito [[Basilio III di Russia]] piuttosto che al nipote di Ivan [[Dmitry Ivanovich|Dimitri]]. Ad eccezione di Vassili solo il suo quinto figlio, [[Andrej di Staritsa]], lasciò discendenza.
 
== Ascendenza ==