Ferrovia di Baghdad: differenze tra le versioni
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Il contratto di finanziamento della Ferrovia di Baghdad, rispetto agli altri concorrenti europei, fu considerato con maggior favore dalle banche tedesche.
[[Georg von Siemens]], amministratore della Deutsche Bank, che all'inizio si era dimostrato alquanto riluttante, mutò atteggiamento dopo l'aggiunta della clausola che prevedeva, per la durata di 99 anni
Dall'altra parte lo stesso imperatore [[Guglielmo II di Germania]] scese in campo, personalmente in appoggio dell'impresa, nell'intento di bilanciare lo strapotere delle potenze anglo-francesi. Allo stesso modo il governo voleva riguadagnare quel prestigio internazionale, che in quel periodo era diminuito rispetto agli ''standards'' prefissati dall'''[[Intelligence]]'' germanica<ref name=Schöllgen>Schöllgen: ''Instrument deutscher Weltmachtpolitik.'' 2003, Pag. 108 e seguenti.</ref>.
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Inoltre la valenza politica di questa moderna via di comunicazione, avrebbe procurato all'Impero Ottomano, nuova forza, costituendo una minaccia [[Islam|musulmana]] per l'India e avrebbe potuto incrinare la sfera di influenza che la [[Gran Bretagna]] stava assumendo nella [[Penisola araba|penisola arabica]] e nei paesi a sud dell'Eufrate. La Francia, dal canto suo, pur non avendo una posizione ben definita, finì con l'allinearsi con i paesi a cui era politicamente più vicina<ref name=Treccani />.
Ad ogni buon conto l'[[Inghilterra]], al fine di limitare i possibili aspetti negativi dell'impresa, fece stipulare dall'allora [[viceré]] dell'India [[George Curzon, I marchese Curzon di Kedleston|Lord Curzon]], un accordo con l'[[emiro]] del [[Kuwait]], [[Mubarak Al Sabah]], con il quale, quest'ultimo si impegnava a non far costruire ferrovie, nel proprio territorio, senza il preventivo consenso della [[Regno Unito|corona inglese]]<ref name=Treccani />
Visti questi insuccessi, Siemens, dopo aver incassato anche il rifiuto di varie banche [[New York|newyorchesi]], scelse l'alleanza di istituti di credito dei paesi più vicini alla Germania, come l'Impero Austroungarico e l'[[Italia]], oltre ovviamente la Banca Imperiale Ottomana.
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Alla fine la Deutsche Bank ottenne finalmente la concessione conclusiva<ref name=BennoBickel />
Dopo Baghdad, la stazione finale avrebbe dovuto essere [[Bassora]], poi successivamente, sarebbe stato scelto un luogo, sulla costa del Golfo Persico
Il 13 aprile [[1903]] fu costituita la ''Société Impériale du Chemin de fer de Bagdad''. I principali investitori furono la Deutsche Bank (40%), La Banca imperiale Ottomana (30%), la Ferrovia Anatolica (10%), la [[Wiener Bankverein]] (società bancaria Viennese) e il [[Credit Suisse|Schweizerische Kreditanstalt]] (7%), ed infine la [[Banca Commerciale Italiana]] (5%)<ref name="LotharGall">Lothar Gall et al.: ''Die Deutsche Bank: 1870–1995''. C. H. Beck, München 1995, ISBN 3-406-38945-7, Pag. 76 e seguenti.</ref>.
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{{Citazione|Ma bisogna riconoscere che le maggiori difficoltà erano provocate proprio dalla condotta dei Tedeschi; a cominciare dall'imperatore (il quale, tra l'altro, nel 1898, aveva fatto a Damasco la solenne dichiarazione di voler prendere sotto il suo alto patronato tutto il mondo musulmano) e venendo ai tanti uomini politici, scrittori anche di valore (si veda, per es., il libro di Rohrbach ''Die Bagdadbahn'') e giornalisti, che imprudentemente mettevano in rilievo le finalità imperialistiche dell'impresa ed acuivano, in luogo di rimuovere, le preoccupazioni delle potenze rivali.|in ''Enciclopedia Treccani - Vol. V, voce: BAGHDĀD'', [[Roma]] [[1930]].}}
Va detto che all'inizio il governo inglese, aderendo al punto di vista del diplomatico tedesco [[Adolf Marschall von Bieberstein]], vagliò la possibilità di un'integrazione nel progetto, ma preferì desistere visto che l'opinione pubblica anglosassone, influenzata dalla propaganda imperialistica tedesca, vedeva con timore l'espansione della flotta imperiale germanica
Nonostante ciò, nel maggio del [[1914]] i due paesi, raggiunsero un accordo, che prevedeva la rinuncia da parte della Germania al diritto di proseguire la ferrovia oltre Bassora. La Germania, inoltre, si impegnava a non costruire né porti né stazioni sul Golfo Persico, senza una preventiva intesa con l'Inghilterra. Da parte sua, quest'ultima, si impegnava a non costruire linee concorrenti.
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Per il completamento del tracciato mancavano circa 485 chilometri, ma la costruzione fu sospesa per un lungo periodo di tempo, durante il quale, i tratti, non serviti dalla ferrovia, furono coperti con mezzi di trasporto su gomma.
=== Zona di occupazione francese ===
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=== Iraq ===
Per quanto riguarda l'[[Iraq]] nel [[1936]], acquistò, per 494.000 [[Sterlina britannica|sterline inglesi]], dalla Gran Bretagna, il tratto della ferrovia di Baghdad, che andava da Samarra a Baghdad. La parte rimanente del tracciato, che andava da Tall Kushik, al confine sirio-iracheno, a Sammarra, lungo 384 km, doveva essere ancora completato e fu inaugurato nel [[1940]]<ref name=BennoBickel />
== La fase finale della costruzione ==
Nel [[1936]] le iniziative congiunte di Siria e Iraq consentirono di chiudere l'ultimo ''gap''. Il 15 luglio [[1940]], finalmente, la linea ferroviaria era completamente agibile. Così, 52 anni dopo il rilascio della prima concessione, il [[Taurus Express]] poté transitare per l'intero tragitto, da Istanbul fino alla stazione di destinazione, Baghdad
Più tardi, la linea fu estesa a sud della città portuale irachena di Bassora. La ferrovia di Baghdad, alla fine, raggiunse l'obiettivo di collegare il [[Bosforo]] e il [[Golfo Persico]]. Tuttavia i rapporti tesi dei paesi attraverso i quali si snoda il tracciato, ne hanno permesso, in modo saltuario, il regolare e costante funzionamento.
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=== Stato di conservazione ===
Al [[2015
Sembrerebbe, tuttavia, che le stazioni siano, in gran parte, conservate nel loro stato originale.
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==== Taurus Express ====
La nuova denominazione della ferrovia di Baghdad è stata Taurus Express. Corse per la prima volta il 15 febbraio [[1930]]. Tuttavia, in quel periodo, i passeggeri erano costretti, per la tappa del viaggio tra [[Nusaybin]] e [[Kirkuk]], a trasferirsi in pullman forniti dalla [[Compagnie Internationale des Wagons-Lits]]. Da Kirkuk, il viaggio continuava con la ferrovia a scartamento ridotto fino a Baghdad. Nel [[1939]], questo servizio veniva eseguito tre volte a settimana da Istanbul a Baghdad, con coincidenze per [[Teheran]] e [[Il Cairo]]
A causa di tensioni politiche, il treno transita dal [[1982]], solo come collegamento nazionale puro, tra Istanbul e Gaziantep<ref name=Bickel143 />, ma una volta alla settimana, prosegue, fino a Aleppo in Siria<ref name=Ariannaeditrice>Stefano Torelli Turchia e Siria sempre più vicine - 2010 - Arianna Editrice [http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=32169 Fonte]</ref>. La connessione di [[Mossul]], sospesa poco prima del [[2002]], era stata ripristinata il 16 febbraio [[2010]]
==== Collegamenti con Siria e Iraq ====
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