Legge elettorale italiana del 2015: differenze tra le versioni

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Dopo diversi mesi di latenza, l'esame della riforma elettorale riprese nel gennaio 2015 al Senato, dove subì molte modifiche frutto di trattative tra il Presidente del Consiglio da una parte e le altre forze politiche e la minoranza interna al PD dall'altra. La nuova versione dell'Italicum, tanto rivoluzionata rispetto alla prima da essere ribattezzata "Italicum 2.0", fu approvata dal Senato il 27 gennaio con il sostegno dei voti di Forza Italia. I senatori della minoranza PD rifiutarono di votare il provvedimento, uscendo dall'aula<ref>{{Cita news|url = http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/01/26/-l.elettorale-si-senato-emendamento-a-finocchiaro-_a069eff3-c565-443f-8d6a-48e3627be3ac.html|titolo = Legge elettorale: sì Senato a Italicum, torna alla Camera. Renzi: "Riforme vanno avanti"|accesso = 6 maggio 2015|editore = http://www.ansa.it|data = 27 gennaio 2015}}</ref>, rendendo così fondamentali i voti del centro-destra per l'approvazione.
 
Nel febbraio 2015, {{cn|in seguito all'elezione di [[Sergio Mattarella]] a Presidente della Repubblica e la conseguente fine del Patto del Nazareno}}, Forza Italia cambiò radicalmente la sua opinione sull'Italicum, arrivando perfino a definirla una legge autoritaria e incostituzionale e annunciando il suo voto contrario nella terza lettura della stessa.
 
La seconda versione della riforma elettorale venne trasmessa a Montecitorio, approdando nella Commissione Affari Costituzionali della Camera l'8 aprile 2015 e giungendo in Aula il 27 aprile<ref>{{Cita web|url = http://www.camera.it/leg17/126?tab=1&leg=17&idDocumento=3-BIS-B&sede=&tipo=|titolo =LAVORI PREPARATORI DEI PROGETTI DI LEGGE|accesso = 4 maggio 2015|editore =[[Camera dei Deputati]]}}</ref>. Il 28 aprile, tra le proteste delle opposizioni, il governo decise di porre la [[questione di fiducia]] sui tre articoli del testo in discussione (il quarto non aveva subito modifiche e quindi non sarebbe stato votato) con l'intenzione di evitare modifiche a parti degli articoli stessi e quindi una quarta lettura al Senato, dove i numeri della maggioranza non erano così ampi come a Montecitorio<ref>{{Cita news|url = http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Italicum-Boschi-chiede-la-fiducia-Bagarre-in-Aula-legge-elettorale-9251c52b-eb6d-4ed2-a676-410eabe56f7f.html|titolo = ITALICUM, IL GOVERNO PONE LA FIDUCIA, IL PD SI SPACCA. LE OPPOSIZIONI INSORGONO, BAGARRE IN AULA|accesso = 4 maggio 2015|data = 28 aprile 2015|editore = http://www.rainews.it}}</ref>. Dopo aver superato tutti e tre i voti di fiducia, la riforma elettorale venne approvata in via definitiva pochi giorni dopo, il 4 maggio; al momento del voto finale i partiti di opposizione uscirono dall'aula in segno di protesta nei confronti del provvedimento da loro fortemente contestato e la minoranza del Partito Democratico votò contro in polemica con il segretario/premier Renzi<ref>{{Cita news|url = http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/05/04/italicum-e-legge.-renzi-supera-prova.-opposizioni-non-partecipano-al-voto_616a693e-b644-4178-aff7-123f88ba304d.html|titolo = Italicum è legge, via libera della Camera alla nuova legge elettorale. Renzi supera prova|accesso = 4 maggio 2015|data = 4 maggio 2015|editore = http://www.ansa.it}}</ref>.