Tifone (mitologia): differenze tra le versioni

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[[File:Typhon from Kirschner.jpg|thumb|Illustrazione raffigurante Tifone.]]
 
'''Tifone''', anche detto '''Tifeo''' (in greco {{polytoniclang-grc|''Τυφῶν''}} oppure {{polytonic|''Typhôn|testo2=Τυφάων''|traslitterazione2=Typháōn}}) o '''Tisifeo''', il cui nome vuole dire "fumo stupefacente" (da ''τύφειν'', fare fumo) era, nella [[mitologia greca]], il figlio minore di [[Gea]] (o Gaia) e [[Tartaro (mitologia)|Tartaro]].
 
Secondo un'altra versione, Tifone non era figlio di Gea e Tartaro: Gea, delusa per la sconfitta dei suoi figli, i [[Titano (mitologia)|Titani]] e i [[Giganti (mitologia greca)|Giganti]], per opera di [[Zeus]], si lamentò di lui presso la moglie del re degli dèi: [[Era (mitologia)|Era]]. La regina degli dèi credette alle parole della dea e, decisa a vendicarsi contro il suo consorte, si rivolse a [[Crono]], che Zeus aveva precedentemente spodestato, e lo pregò di aiutarla. Deciso a vendicarsi del figlio-rivale, il re dei titani e del tempo si masturbò su due [[Uovo (alimento)|uova]], che affidò alla dea, aggiungendo di sotterrarle in modo che, al tempo prestabilito, si aprissero per dare alla luce un demone capace di spodestare lo stesso [[Zeus]]. Era ascoltò i suoi suggerimenti e, dopo un certo periodo, da quelle uova nacque il mostro Tifone.
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