Lecitina: differenze tra le versioni
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L'olio di soia ha il contenuto di lecitina e fosfatidi più alto fra tutti gli oli vegetali, che mediamente ne contengono lo 0,5%. A differenza dei fosfatidi di origine animale, tra i fosfatidi dei semi di soia non è presente il [[colesterolo]].
In natura la lecitina può essere estratta chimicamente (con l'esano) o meccanicamente dagli oli vegetali, soprattutto dall'olio di soia.
La lecitina non si estrae dal seme tal quale ma dall'olio. Il processo di estrazione può essere sintetizzato in questi passaggi: i fagioli di soia vengono lavati, sbucciati, trasformati in fiocchi (passandoli tra due rulli meccanici) con lo scopo di aumentare la superficie e facilitare la successiva estrazione che viene fatta solitamente impiegando l'esano. L'esano estrae dal seme l'olio insieme con la lecitina. Si ottengono in questo modo due importanti materie prime: olio di soia e cruschello di soia, in rapporto 20
L'olio grezzo contiene sostanze grasse: vitamine E (liposolubile) e fosfolipidi (lecitina). La farina viene essiccata per eliminare i residui del solvente e viene poi utilizzata in zootecnia. L'olio grezzo subisce un processo di raffinazione per ridurne il forte sapore e minimizzare la sua caratteristica tendenza a formare sedimenti, al fine di trovare impiego nell'industria alimentare. Durante il processo di raffinazione, chiamato degommaggio, la lecitina viene separata dall'olio per agitazione: si aggiunge vapore o acqua calda (circa 70
La lecitina grezza è ancora una massa bruno-scura, plastica e tenace. Contiene il 65-70% dei fosfatidi e 30-35% di olio di soia. Per essere utilizzata nell'industria alimentare, è necessario sottoporla a ulteriori trattamenti: deumidificazione, filtrazione, deodorazione, e talvolta polverizzazione. Con questa lavorazione a più stadi si concentra la lecitina, ricavandone il 98% di lecitina pura (fosfolipidi o fosfatidi). Il prodotto finale è una polvere che può essere ridotta a lavorata per ottenere un prodotto granulato.
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