Processo civile telematico: differenze tra le versioni

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La sperimentazione attinente al software del PCT sviluppato nel 2003/2004 ha evidenziato gravi problemi relativi alle regole per la redazione degli atti ed allo strumento di redazione degli stessi, la sostituzione sia delle regole che dello strumento di redazione è però avvenuta solo nel 2008 (apportando una massiccia semplificazione per la parte tecnica). Il decreto del ministero della giustizia del 14 ottobre 2004 (''Regole tecnico-operative per l'uso di strumenti informatici e telematici nel processo civile'') introdusse poi le prime regole tecniche operative.
 
Tutte le attività svolte durante la sperimentazione sono state registrate in un sito web dotato di CMS che non è stato reso pubblico ed è stato rimosso nel 2008. La svolta relativa al primo utilizzo concreto del PCT è venuta solo nel 2006 {{Citazione necessaria|per un articolo su Punto Informatico}}, fortemente critico sul PCT, a fronte delle ricerche svolte dal CNR: per ironia della sorte le ricerche erano state finanziate dallo stesso ministero. La sperimentazione "si è quindi conclusa", e l'11 dicembre 2006 il PCT è diventato operativo su Milano<ref>{{Cita libro|autore = Michele Iaselli|titolo = Compendio di informatica giuridica|anno = 2012|editore = Edizioni Simone|città = |p = 166|edizione = Va Edizione}}</ref>. La sperimentazione riguardava la pubblicazione del registro di cancelleria e relativa consultazione da parte degli avvocati (che non ha riscontrato problemi particolari), la redazione degli atti in formato xml-fo (che è risultata ostica ed onerosa): va evidenziato però che glila attisperimentazione sperimentatiera erano relativiaperta al deposito del solo decreto ingiuntivo.
 
=== L'attivazione progressiva ===