Ugo Pecchioli: differenze tra le versioni

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|Nazionalità = italiano
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== Biografia ==
 
Sviluppa le sue idee [[antifascismo|antifasciste]] sotto l'influsso del padre e di un professore, [[Alfredo Corti]], che viene condannato al confino per aver rifiutato di firmare il giuramento di fedeltà al regime fascista<ref>[http://www.torinoscienza.it/accademia/personaggi/apri?obj_id=415 Alfredo Corti, da "torinoscienza"]</ref>: ancora studente al [[Liceo D'Azeglio]], costituisce un primo nucleo antifascista clandestino con [[Giorgio Elter]]<ref>[http://www.anpi.it/uomini/elter.htm Giorgio Elter, dal sito dell'ANPI]</ref>, e si distingue per l'attività a sostegno degli operai in sciopero.
 
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Nella primavera del 1945 partecipa alla battaglia per la [[Resistenza italiana#Dall.27insurrezione alla liberazione|liberazione]] di Torino: le sue azioni gli valgono l'assegnazione di due Croci al Valor Militare.
 
Dopo il 1945 riprende gli studi e si laurea in giurisprudenza, continuando nella battaglia politica con incarichi nel [[PCI]] a livello regionale e nazionale: fino al 1955 fu membro della segreteria nazionale della [[Federazione Giovanile Comunista Italiana|FGCI]], dirigendo insieme a [[Dario Valori]], ''[[Pattuglia (rivista)|Pattuglia]]'', il settimanale della gioventù democratica, di ispirazione social-comunista. Nel PCI divenne segretario in Piemonte fino al 1970; tra il 1960 e il 1970 fu anche Consigliere Comunale a Torino .
 
Membro della Direzione nazionale fino al 1983, fu responsabile della sezione Problemi dello Stato; dal 1972 al 1992 fu ininterrottamente eletto al [[Senato della Repubblica|Senato]], ove si impegnò sulle questioni al centro dei suoi interessi politici: la riforma dello Stato, la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata, la lotta al terrorismo e la difesa dell'ordinamento democratico.