Teleamministrazione: differenze tra le versioni

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La '''teleamministrazione''' si basa sul valore giuridico dei [[documento digitale|documenti in forma elettronica]]. L'informatica amministrativa è di vecchia data, ma per molti anni è stata sempre una mera informatica giuridica documentale, ossia la riproduzione in archivi informatici di documenti giuridici cartacei. La teleamministrazione presuppone invece il capovolgimento di questa impostazione e si basa su studi del 1978, anno in cui, in un convegno della Corte di Cassazione fu lanciata da [[Giovanni Duni]] l'idea, allora avveniristica, che il documento informatico potesse avere valore giuridico<ref>Duni, G., L'utilizzabilità delle tecniche elettroniche nell'emanazione degli atti e nei procedimenti amministrativi. Spunto per una teoria dell'atto amministrativo emanato nella forma elettronica, in "Rivista amm. della Repubblica italiana", 1978, pag.407 ss.</ref>. Nello stesso anno vengono pubblicate negli [[Stati Uniti]] delle ricerche sulla [[firma digitale]]<ref>Rivest, Shamir e Adleman, A method for obtaining digital signature and public key cryptosystems, in Communications of the ACM, vol. 21, febbraio 1978, 120-126. Lo studio si rifaceva alla tecnologia della criptazione asimmetrica (Diffie ed Hellman, New directions in Cryptography, in IEEE Transaction on Information Theory, novembre 1976, 644 ss. Gli studi di Diffie ed Hellman furono divulgati in Italia da Gardner, Un nuovo tipo di cifrario che richiederebbe milioni di anni per essere decifrato, in Le Scienze, dicembre 1977, 126 ss.), ma aggiungeva la regolamentazione del rilascio delle chiavi ed il meccanismo pubblico delle certificazioni ad esse connesse.</ref>, ma il contatto tra il mondo dei matematici e quello dei giuristi tardò per ancora alcuni decenni<ref>La prima utilizzazione degli studi di Rivest, Shamir e Adleman fu l’Utah Code del 1995, § da 46-3-101 a 46-3-504 (Enacted by l. 1995, ch. 61). La legge dell’Utah fu commentata in una brillante tesi di laurea di Francesca Flora, Evoluzione della informatica nel sistema di governo degli Stati Uniti d’America (Cagliari, facoltà di Scienze politiche, novembre 1996). A livello federale si dovette attendere il 1998: US Senate, S. 1594, Digital Signature and Electronic Authentication Law (SEAL) of 1998. — US House of Representatives, H.R. 3472, Digital Signature and Electronic Authentication Law (SEAL) of 1998.</ref>.
 
Per motimolti anni, anche anteriori al 1978, l'[[informatica]] ha aiutato il mondo del [[diritto]] e l'[[pubblica amministrazione|amministrazione pubblica]] mantenendosi però a una certa distanza, ossia dando per scontato che la “sacralità” del diritto esigesse la carta e la penna. L'informatica si limitò a gestire archivi di copie di documenti giuridici e fu pertanto chiamata «informatica parallela»<ref>Duni, G., Amministrazione digitale, Voce della Enciclopedia del diritto, Annali, I, Milano 2007, p. 13-49.</ref>, in quanto attività collaterale a quella formalmente valida, basata su carta e penna.
 
Premessa logica, giuridica e materiale della teleamministrazione è quindi l'attribuzione del valore giuridico al documento informatico.