Nozze d'oro: differenze tra le versioni

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{{S|cortometraggi muti|film storici}}
{{Film
|titoloitaliano = Nozze d'oro
|immagine = Nozzed'oro1911-bersaglieri.jpg
|didascalia = La carica dei bersaglieri in una foto di scena
|paese = [[Italia]]
|annouscita = [[1911]]
|durata = 10450 m. (20 min.)
|tipocolore = B/N
|tipoaudio = muto
|genere = Storico
|regista = [[Luigi Maggi]]
|soggetto = [[Arrigo Frusta]]
|sceneggiatore = [[Arrigo Frusta]]
|casaproduzione = [[Ambrosio Film]]
|attori =
* [[PaoloAlberto AzzurriCapozzi]]: Capitanononno/tenente dei Bersaglieri
* [[Alberto Capozzi]]: nonno/bersagliere
* [[Giuseppe Gray]]: ufficiale austriaco
* [[Luigi Maggi]]: padre della contadina
* [[Mary Cleo Tarlarini]]: nonna/contadina
* [[Luigi Maggi]]: padre della contadina
|fotografo = [[Angelo Scalenghe]]
* [[Paolo Azzurri]]: Capitano dei Bersaglieri
* [[Mario Woller Buzzi]]: soldato piemontese
* [[Giuseppe Gray]]: ufficiale austriacodegli ussari austriaci
* [[Ernesto Vaser]]: soldato austriaco
* [[Norma Rasero]]: figlia del tenente
* [[Oreste Grandi]]: genero del tenente
|fotografo = [[AngeloRoberto ScalengheOmegna]]
|montatore =
|effettispeciali =
|musicista =
|scenografo =
|premi = * primo premio per la categoria artistica all'Esposizione Internazionale di Torino - 1911
|premi =
|cortometraggio = true
}}
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==Trama==
Una famiglia è riunita per festeggiare le nozze d'oro dei due anziani capostipiti. In tale occasione essi rievocano la vicenda che li ha fatti conoscere e sposare. Il 30 giugno 1859, durante la [[battaglia di Palestro]], lui, giovane tenente dei [[Bersaglieri]], faceva parte di una unità accerchiata dai soldati [[Imperial regio Esercito|Austriaci]] ed era stato incaricato di raggiungere le linee [[Armata Sarda|piemontesi]] per chiedere soccorso. Il giovane ufficiale riesce abilmente ad eludere i soldati austriaci ed a rubar loro un cavallo, ma durante la sortita viene ferito.
Un uomo festeggia i suoi cinquant'anni di matrimonio e riunisce tutta la famiglia.
 
Trova rifugio in un cascinale dove abitano un contadino e la sua giovane figlia, che lo cura, lo nasconde e, quando arrivano gli inseguitori austriaci e la vedono macchiata di sangue, ha la prontezza di spirito di ferirsi per giustificare il suo stato. Alla fine lui raggiunge le linee amiche ed una carica dei Franco - Piemontesi mette in fuga gli austriaci e salva l'unità accerchiata. Una volta guarito, il giovane tenente, che è stato decorato, torna a quella cascina e sposa la ragazza che l'ha salvato. Dopo cinquant'anni quei due sposi festeggiano attorniati da figli e nipoti le loro nozze d'oro.
Egli è un reduce della seconda guerra d'indipendenza del [[Risorgimento italiano]], e racconta ai suoi nipoti di un episodio avvenuto il 30 maggio [[1859]], alla vigilia della [[battaglia di Palestro]]. Gli parla di un giovane [[bersagliere]] che è incaricato dai suoi superiori ad attraversare le linee nemiche per ricongiungersi alle truppe italiane, reperire munizioni e difendere un edificio dall'assalto degli [[austriaci]], e l'uomo si impadronisce di uno dei cavalli, e nella fuga viene raggiunto da una fucilata e ferito.
 
==Realizzazione del film==
Il militare riesce a rifugiarsi in un [[casolare]] dove si trovano un contadino e sua figlia, dalla quale riceve le medicazioni. Nella cascina arrivano gli Austriaci per una perquisizione, e l'uomo sfugge alla cattura grazie ad un gesto della ragazza che distoglie l'attenzione dei militari asburgici.
''Nozze d'oro'' venne appositamente prodotto dalla "Ambrosio Film" in occasione della [[Expo 1911|Esposizione Internazionale]] che si svolse a [[Torino]], al [[Parco del Valentino]], per celebrare il cinquantesimo anniversario dell'unità italiana presentando gli ultimi ritrovati del progresso tecnologico. In seno a tale manifestazione si svolse un concorso di cinematografia, bandito nel 1910, suddiviso in tre settori: artistico, scientifico e didattico, della cui giuria fece parte anche [[Louis Lumière]]<ref name=prolo>Prolo, cit. in bibliografia, p. 45.</ref>.
[[File:Nozzed'oro1911 set+Ambrosio.jpg|thumb|left|250px|Sul set esterno di Pianezza: una pausa della lavorazione di ''Nozze d'oro''. Al centro, seduto, il produttore Arturo Ambrosio]][[File:Nozzedoro1911 scena soldati.jpg|thumb|left|250px|Inquadratura del film. Per ''Nozze d'oro'' si dovettero scritturare 400 comparse per le scene di battaglia]]
Si trattava di una importante occasione per la "Ambrosio" per esaltare le sua attività produttiva in un evento che si svolgeva proprio nella sua città (e del quale aveva anche ottenuto l'esclusiva delle riprese<ref>''La Vita cinematografica'', aprile 1911.</ref>) e il soggettista della casa cinematografica, [[Arrigo Frusta]], venne sollecitato a scrivere una trama di grande importanza<ref name=frusta1954>Arrigo Frusta, ''Ricordi di una della pellicola'' in ''Bianco e Nero'', n. 11 - 12, novembre - dicembre 1954.</ref>. Il film fu realizzato nei primi mesi del 1911 con esterni girati a [[Pianezza]]<ref>Arrigo Frusta, ''Il cinema si faceva così'', in ''Bianco e nero'', n. 5 - 5, maggio - giugno 1960.</ref>
 
Il 13 ottobre 1911 ''Nozze d'oro'' ricevette il 1° premio per la categoria artistica che consisteva nella somma, per il tempo assai rilevante. di 25.000 [[Lira italiana|lire]]<ref name=prolo/>. Dopo questo ambito riconoscimento il film, inserito nella "serie Oro" in cui la "Ambrosio" annoverava le sue opere più importanti<ref>Bernardini, cit. in bibliografia, p. 44.</ref>, iniziò un percorso di successo, sia di critica che commerciale, in Italia ed all'estero. Ebbe accoglienze trionfali a [[Roma]] (Teatro Argentina) ed a [[Parigi]], dove venne proiettato al "Gaumont Palace" considerato il più vasto cinematografo del mondo, mentre dalla sola [[Londra]] ne vennero richieste 60 copie. In tutto la "Ambrosio" vendette oltre 400 copie del film e dovette assumere nuovo personale per poter far fronte a tutte le ordinazioni che riceveva<ref name=frusta1954/>. ''Nozze d'oro'' riuscì inoltre ad entrare nel difficile mercato [[Stati Uniti d'America|USA]]<ref name=muto1911>Bernardini e Martinelli, cit. in bibliografia, p. 25.</ref>, aprendo la strada per l'affermarsi negli anni successivi anche in quel contesto del film storico italiano<ref>Cfr. Davide Turconi, ''Il cinema storico italiano negli USA'', in ''Bianco e nero'' n. 1 - 2, gennaio - febbraio 1963.</ref>.
Durante lo svolgimento della battaglia di Palestro, il casolare viene liberato e il Bersagliere compie la missione. Al termine della battaglia, il giovane viene insignito di una decorazione, e torna in quel casolare per chiedere in sposa la figlia del contadino, con la quale sta celebrando le proprie [[nozze d'oro]].
 
==Problemi con la censura==
==Premi==
Nel dicembre 1911 il film, mentre era all'apice del successo, venne proibito dal Governo. Le ragioni del divieto erano da ricercare nel timore che l'[[Impero austro-ungarico|Austria]], con cui al tempo l'Italia era legata dalla [[Triplice alleanza (1882)|Triplice Alleanza]], si risentisse per l'immagine che la pellicola dava delle sue truppe, ed assumesse un atteggiamento ostile alla [[Guerra italo-turca|Campagna di Libia]] in corso in quel momento<ref>Bernardini, cit. in bibliografia, p. 220.</ref>. Una decisione che fu oggetto di proteste da parte della stampa, che sottolineò, spesso con sarcasmo ed insofferenza verso l'alleato, l'assurdità di questo divieto che «strozza tutta l'epopea nazionale che nei tempi passati ebbe per avversario continuo l'odierno "caro" alleato<ref>''Cinema'', n. 23, 20 dicembre 1911.</ref>».
* Primo premio al ''Concorso Internazionale Cinematografico'' di [[Torino]] (1911)<ref>[http://www.cinemainpiemonte.it/enciclopedia/schedafilm.php?film_id=495&stile=large&PHPSESSID=fe037fb189d15e47c9a0598561ea0189 dal sito Cinemainpiemonte.it]</ref>
 
La questione diventò un "caso" quando si seppe che una copia del film era stata richiesta dalla famiglia reale che l'aveva visionata presso la [[Palazzina di caccia di Stupinigi|residenza di Stupinigi]] ed aveva fatto pervenire ai produttori parole di elogio<ref name=muto1911/>. Nonostante il divieto, negli anni successivi, il film circolò in diverse occasioni, sino a quando, nel 1915, al momento dell'entrata in guerra italiana, ''Nozze d'oro'' poté essere rimesso in circolazione, assieme ad altri film di soggetto risorgimentale<ref>Cfr ''Tra una film e l'altra'', premessa di Lino Micciché, Venezia, Marsilio, 1981, p. 258.</ref>.
[[File:Nozzedoro1911 tarlarini+alt.jpg|thumb|240px|Foto di scena con da sin.) Mary Cleo Tarlarini, Luigi Maggi - qui anche attore - e Giuseppe Gray]]
==Accoglienza==
Il successo commerciale internazionale del film fu accompagnato ovunque da commenti molto positivi. «Un titolo idilliaco - ha scritto la ''Cine - fono'' - un'azione meravigliosa per grandiosità: non ci si aspetterebbe mai dalla modesta festa famigliare che dà inizio al film, giungere alla meravigliosa riproduzione delle campagne per l'indipendenza italiana<ref>''La Rivista Fono - cinematografica'', n. 170 del 7 ottobre 1911.</ref>», mentre per la ''La vita cinematografica'' «il film è perfetto sotto tutti i rapporti, come soggetto, come svolgimento, come esecuzione fedele e come messa in scena fedele all'epoca cui si riferisce<ref>''La vita cinematografica'', n. 21 del 30 novembre 1911.</ref>». All'estero il periodico londinese ''Bioscope'' lo definì come «un ritratto storico accurato e convincente<ref>''Bioscope'' del 28 settembre 1911.</ref>», mentre una rivista americana riconobbe che «l'azione è di tipo così intenso da non abbandonarci per un istante<ref>''Moving Picture World'', New York, 9 dicembre 1911.</ref>».
 
Quando il film poté nuovamente circolare in Italia gli elogi, nel nuovo clima di ostilità anti austriaca, aumentarono, definendo ''Nozze d'oro'' «il più ispirato, il più eletto, il più gagliardo e nello stesso tempo il più sentimentale lavoro uscito dalla casa "Ambrosio"<ref>''Maggese cinematografico'', n. 2 del 30 gennaio 1915.</ref>» oppure annettendolo alla campagna [[Interventismo|interventista]] che nei primi mesi del 1915 era in corso: «La breve, bella e commovente film ci ritornò dinnanzi agli occhi come un ricorso ed un monito insieme (...) Inutile aggiungere che la mirabile film suscita ad ogni apparizione sullo schermo» i più vivi e profondi entusiasmi patriottici del pubblico<ref>''La cinematografia italiana ed estera'', n. 1 - 2 del 13 gennaio 1915.</ref>».
 
Ancora decenni dopo, commentando il film, diversi storici del cinema ne hanno dato un giudizio positivo. Secondo [[Francesco Savio]], «Le scene attorno al cascinale assediato sono tra le più plausibili del cinema sulle guerra di indipendenza: bersaglieri, polvere, sciabole, un tono genuino di scaramuccia nell'aia, la brillante azione individuale del bersagliere<ref>Francesco Savio, ''Visioni private''. Roma, Bulzoni, 1972, p.176.</ref>». Sadoul ricorda che nel 1911, quando uscì in Francia ''Nozze d'oro'' fu paragonato, per movimento ed originalità, ad un film di [[David Wark Griffith|Griffith]], venne salutato in quel paese come un capolavoro e sostiene che il suo successo internazionale «fece capire che non bisognava più sottovalutare gli italiani nella corsa ad accaparrarsi i mercati internazionali, sino ad allora dominati dalla produzione francese<ref>Sadoul, cit. in bibliografia, p. 78.</ref>».
 
==Note==
<{{references/>|2}}
 
==Bibliografia==
* [[AldoMaria Bernardini]]Adriana Prolo, [[Vittorio Martinelli]] - ''IlStoria del cinema muto italiano'', vol.3 parteMilano, 2 -Il RomaPoligono, Nuova ERI-Edizioni RAI1951, 1996.{{NoISBN}}
* Georges Sadoul, ''Storia generale del cinema'' - 2^ ed. ital., Torino, Einaudi, 1967, {{NoISBN}}
* Aldo Bernardini, Vittorio Martinelli, ''Il cinema muto italiano - 1911'', 2 voll., Roma. C.S.C. - E.R.I., 1996, {{NoISBN}}
* Aldo Bernardini, ''Cinema muto italiano - III° - arte, divismo e mercato'', Roma - Bari, Laterza, 1982, {{NoISBN}}
* Gian Piero Brunetta, ''Il cinema muto italiano'', Roma - Bari, Laterza, 2008, ISBN 978-88-120-8717-5
 
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
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[[Categoria:Cortometraggi storici]]
[[Categoria:Film muti italiani]]
[[Categoria:Film sul Risorgimento]]