Urmonotheismus: differenze tra le versioni
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L’'''Urmonotheismus''' o monoteismo primordiale è l'ipotesi antropologica che sostiene l’esistenza di un religione primordiale [[Monoteismo|monoteista]] (Urreligion), da cui sarebbero degenerate le religioni non monoteiste. La tesi del monoteismo primordiale è diametralmente opposta alla visione evolutiva della [[
Il primo sostenitore della teoria fu l'antropologo scozzese Andrew Lang (The Making of Religion, 1898), che segnalò l’esistenza, presso varie popolazioni primitive, della [[
La tesi fu sostenuta dall’antropologo
Presunte tracce di monoteismo primitivo furono individuate da Schmidt nelle divinità assire [[Assur (divinità)|Ashur]] e [[
L'ipotesi di Schmidt fu discussa durante gran parte della prima metà del 20° secolo. Nel [[
Dagli [[Anni 50|anni ‘50]], l'ipotesi del monoteismo primitivo è stata respinta dall’establishment accademico, per cui i sostenitori della "scuola di Vienna" di Schmidt la riformularono sostenendo che le culture antiche non avrebbero conosciuto un "vero monoteismo", ma solo una forma di "teismo originale" (Ur-Theismus, contrapposto all’animismo non teistico). Esse avrebbero avuto un concetto di Hochgott ("Dio Supremo", al contrario di Eingott "Dio unico"). Negli [[Anni 60|anni '60]] [[Edward Evan Evans-Pritchard|EE Evans-Pritchard]] notò, nel suo saggio "Theories of Primitive Religion" (1962), che la maggior parte degli antropologi aveva abbandonato sia gli schemi evolutivi che le teorie di Schmidt, avendo riscontrato la presenza, nelle società primitive di credenze monoteistiche esistenti fianco a fianco con altre credenze religiose.
== Note ==
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