Fanja Kaplan: differenze tra le versioni

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In qualità di membro del partito[[Partito socialistaSocialista rivoluzionarioRivoluzionario (EsersRussia)|Partito Socialista Rivoluzionario]] (PSR), la Kaplan vedeva Lenin come un "traditore della rivoluzione", poiché i [[Bolscevichi]] volevano mettere al bando l'Esers. Il 30 agosto 1918, approcciò Lenin mentre questi stava uscendo da una fabbrica moscovita, e gli sparò tre colpi di rivoltella, ferendolo gravemente. Interrogata dalla [[Cheka]], si rifiutò di rivelare nomi di eventuali complici nell'attentato, e venne fucilata il 3 settembre. L'incidente fu una delle principali provocazioni alla base dello scoppio della [[guerra civile]] in Russia.
 
Alcuni storici mettono in dubbio l'effettiva colpevolezza della Kaplan, in quanto all'epoca dei fatti ella era quasi cieca, a seguito dei numerosi maltrattamenti subiti durante gli anni di prigionia in Siberia.
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Sussiste un po' di confusione circa il nome di nascita della Kaplan. [[Vera Figner]], nelle sue memorie intitolate ''At Women's [[Katorga]]'', la cita come "Feiga Khaimovna Roytblat-Kaplan" (Фейга Хаимовна Ройтблат-Каплан). Altre fonti invece indicano come nome della sua famiglia originale "Ройтман" (traslitterato dal russo come "Roytman", che corrisponde al cognome tedesco/yiddish "Reutemann"). Inoltre, alcune volte viene chiamata anche "Dora".<ref name="how">''How Did They Die?'' di Norman and Betty Donaldson, pag. 221.</ref>
 
La Kaplan nacque in una numerosa famiglia ebrea. Divenne un'attivista politica rivoluzionaria in giovane età e si unì a un gruppo [[Socialismo|socialista]], il [[Partito socialistaSocialista rivoluzionarioRivoluzionario (Russia)|Partito Socialista Rivoluzionario]]. Nel 1906, all'età di sedici anni, venne arrestata a [[Kiev]] per il suo coinvolgimento in un attentato terroristico, e condannata all'ergastolo da scontarsi in un campo di prigionia in [[Siberia]]. Lì perse quasi del tutto la vista (poi parzialmente recuperata in seguito) a causa dei continui maltrattamenti subiti.<ref>[http://www.memo.ru/Nerczinsk/szkol6.htm Школьник, Мария ''ЖИЗНЬ БЫВШЕЙ ТЕРРОРИСТКИ'', ГЛАВА VI]</ref> Venne rilasciata dal carcere il 3 marzo 1917, dopo i fatti della [[Rivoluzione di febbraio]] che rovesciarono il governo imperiale.
 
Ormai si sentiva disillusa e "tradita" da Lenin come risultato del conflitto tra socialisti rivoluzionari e partito bolscevico.<ref>{{cite book |first=Ludwik |last=Kowalski| title=Hell on Earth – Brutality and Violence Under the Stalinist Regime |page= Glossary |year=2008 |publisher=American Academy of Arts and Sciences |isbn=978-1-60047232-9}}</ref> I bolscevichi godevano di un forte supporto da parte dei [[soviet]]; tuttavia, nelle elezioni indette dall'assemblea costituente nel novembre 1917, avevano fallito nel raggiungere la maggioranza e, nel gennaio 1918 era stato eletto presidente un socialista rivoluzionario. I bolscevichi, supportati dai soviet, ordinarono quindi di sciogliere l'assemblea costituente. Nell'agosto 1918 i conflitti tra i bolscevichi e i loro avversari politici avevano portato in Russia alla messa al bando di numerosi partiti politici, inclusi i socialisti rivoluzionari, che erano stati i principali alleati dei bolscevichi all'inizio, ma poi avevano organizzato una rivolta a causa della loro opposizione al [[trattato di Brest-Litovsk]]. La Kaplan decise di assassinare Lenin in quanto lo considerava un "traditore della Rivoluzione".<ref>{{cite web| url=http://www.executedtoday.com/2009/09/03/1918-fanya-kaplan-lenins-would-be-assassin/| title=1918: Fanya Kaplan, Lenin’s would-be assassin| website=ExecutedToday.com| date=3 settembre 2009}}</ref>