Vergangenheitsbewältigung: differenze tra le versioni

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Un primo passo della ''Vergangenheitsbewältigung'' fu il riconoscimento delle ingiustizie perpetrate sotto il nazismo e la punizione dei principali colpevoli, associato alla [[riabilitazione post mortem|riabilitazione]] delle vittime della "stortura del diritto" (''Rechtsbeugung'') operata dal [[nazionalsocialismo]]. Varie fasi del superamento del passato furono avviate dalle forze [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleate]], sia con i [[processo di Norimberga|processi di Norimberga]] sia con le leggi di [[denazificazione]], con l'intento di sopprimere i valori distorti ancora parzialmente radicati nella popolazione e di impedire una ripetizione di una fase così tragica della storia europea. La ''Vergangenheitsbewältigung'' consistette anche e soprattutto nella ricerca e comprensione delle cause di questi crimini, il che fu possibile grazie alle testimonianze dei sopravvissuti e alle narrazioni dei rei confessi.
 
La [[Germania Ovest|Repubblica Federale Tedesca]] si distinse particolarmente per una politica di riparazione (''Wiedergutmachung''), che vide la restituzione, per quanto possibile, dei beni illegalmente confiscati e il riconoscimento di un'indennità per i periodi di detenzione e di lavoro forzato sofferti dalle vittime dell'[[Olocausto]]. Tuttavia negli anni successivi alla fine della [[seconda guerra mondiale]] il passato nazista fu per lo più rimosso dalla popolazione e tornò a scuotere le coscienze solamente a partire dagli [[Anni 1960|anni Sessanta]], anche grazie alle mostre tematiche ''Ungesühnte Nazijustiz'' ("Giustizia nazista impunita", [[1959]]-[[1962|62]]) e ''Die Vergangenheit mahnt'' ("Il passato ammonisce", [[1960]]-[[1962|62]]), alla cattura e condanna di [[Adolf Eichmann]] e ai "[[processo di Francoforte|processi di Francoforte]]" contro alcuni carnefici di [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. In particolare il caso di Eichmann fece molto discutere a seguito della pubblicazioine de [[la banalità del male|''La banalità del male'']] nel 1963 di [[Hannah Arendt]], che affronta la tematica del male commesso da persone ordinarie ("banali").
 
Nell'ambito della [[guerra fredda]] e fino al dibattito parlamentare sulla [[prescrizione|prescrittibilità]] dei crimini nazisti ([[1965]]) l'opportunità di perseguire penalmente gli ex criminali nazisti rimase tuttavia dibattuta, al punto che nello stesso anno un sondaggio evidenziò che la metà dei tedeschi era favorevole ad una cessazione immediata di questi processi. Un particolare episodio di ''Vergangenheitsbewältigung'' fu il celebre gesto di [[Willy Brandt]], che nel [[1970]] si inchinò inaspettatamente di fronte al monumento alle vittime dell'insurrezione del ghetto di Varsavia nel corso di una sua visita ufficiale nella capitale polacca (''[[Warschauer Kniefall]]''). Brandt fu insignito l'anno successivo del [[Premio Nobel per la pace]], ma in Germania il suo gesto fu ritenuto eccessivo dal 48% della popolazione.